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Castellammare, raid punitivi durante la notte

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Non si arrestano gli episodi di violenza.
L’ennesimo vile atto è accaduto ieri notte al quartiere CMI, dove, un gruppo di ragazzi sui motorini, ha aggredito e picchiato brutalmente un giovane del quartiere.
Una notizia, questa, che lascia sgomenti e che sembrerebbe, purtroppo, non rappresentare un caso isolato.
<< Questa mattina- dichiara il consigliere comunale di Liberi e Uguali, Tonino Scala - ho ricevuto diverse telefonate da parte di alcuni cittadini del mio rione (il CMI, appunto) preoccupati perché, nelle ultime 4-5 notti, un gruppo di ragazzi sta seminando paura e terrore nel quartiere. Girano in sella ai loro motorini, producono urla e schiamazzi, scelgono un malcapitato, minacciano i presenti a non intervenire rivendicando la propria vicinanza a clan egemoni, e, infine, pestano la vittima. >>
Episodi di tale brutalità rafforzano l’ allarme sicurezza lanciato, solo pochi giorni fa, da Liberi e Uguali e dal consigliere Scala, raccontando una realtà ancora più amara: aggressività e violenza sono diventati strumento di divertimento per trascorrere le serate estive, per sconfiggere la noia e colmare il grande vuoto cosmico.
<< E’ giunto il momento di dire basta. Il sindaco convochi subito il tavolo di ordine pubblico per dare alle periferie della città un minimo di presenza delle forze dell’ ordine. Ci sono zone della città – continua Tonino Scala - che non conoscono un agente, un carabiniere, un vigile urbano. Certo, non è così che si risolve il problema, serve ben altro. Servono politiche di inclusione attente e occorrono politiche sociali. Bisogna stare accanto alle famiglie che spesso, troppo spesso, come in questi casi, non denunciano perché temono ritorsioni. E’ urgente dare segnali e avere presenza dello Stato e delle Istituzioni. >>
A tale scopo, già nei giorni scorsi, Liberi e Uguali ha promosso per Venerdì 6 Luglio, alle ore 20:00, all’ anfiteatro in Villa Comunale, un’ iniziativa anticamorra che prevedrà una lettura collettiva di brani di giornalisti e scrittori che sono stati minacciati dalla camorra.
Tutti insieme perché i nostri giovani devono poter vivere in una città governata dallo Stato e dalle sue emanazioni territoriali.
Tutti insieme per gridare un “no” secco alla camorra e alla sua anti-cultura.
Tutti insieme per non tacere. Mai.


Articolo pubblicato da Redazione Cronaca il giorno 5 Luglio 2018 - 14:34

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