Arrestato la mattina del 30 maggio, nell’ambito di una maxi operazione dell’Arma dei carabinieri su corruzione e appalti truccati, verrà ascoltato mercoledì mattina Carlo Pisacane, il primo cittadino di San Mauro Cilento. Insieme a lui, anche gli interrogatori di garanzia per il suo vice Fernando Marrocco, per l’assessore Angelo Di Maria, dei consiglieri comunali Fabrizio Cusatis e Pasqualino Volpe, per il segretario comunale Claudio Auricchio, per il Alfonso Palmieri, l’amministratore di una ditta di trasporti operante nel settore della raccolta dei rifiuti.
Intanto, il vicesindaco Marrocco ha rassegnato le sue dimissioni attraverso una lettera: al fine di poter esercitare il proprio diritto di difesa nella più ampia estensione delle proprie facoltà e così protestare la propria innocenza in ogni sede, salvaguardando al contempo il prestigio dell’istituzione comunale, che ha servito con totale abnegazione e disinteresse”. Una coincidenza, invece, quella della morte del papà novantaduenne di Francesco Volpe, uno dei funzionari finiti ai domiciliari, deceduto proprio poche ore dopo il blitz. Lo stesso legale di Volpe, l’avvocato Giovanni Laurito, dichiara: “il signor Volpe, pur nel dolore per la perdita del padre, non intende dare adito a speculazioni in merito. Confidiamo già dall’interrogatorio di mercoledì di chiarire la nostra posizione, che è di assoluta estraneità ai reati contestati”.
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