Dieci soggetti ritenuti affiliati al clan camorristico dei ”Polverino”, attivo nell’hinterland a nord di Napoli e all’estero, sono stati arrestati dai carabinieri del nucleo investigativo di Castello di Cisterna in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Napoli su richiesta della dda partenopea. Dovranno rispondere, a vario titolo, di istigazione a ritrattare dichiarazioni rese all’autorità giudiziaria e di furto in abitazione e danneggiamento aggravati da finalità mafiose. Gli arrestati, come ha dimostrato l’indagine dei carabinieri coordinata dalla dda, a partire dall’agosto 2017 hanno intimidito alcuni parenti di un collaboratore di giustizia che con le sue dichiarazioni aveva colpito i clan degli ”Orlando” e dei ”Polverino” per spingerlo a rendere ai magistrati dichiarazioni false e a ritrattare quelle già rese. Alle minacce è poi seguìto un furto in casa del suocero: i malviventi vi sono penetrati forzando la porta d’ingresso, approfittando del fatto che le vittime avevano dovuto lasciare l’appartamento con urgenza per motivi di sicurezza. Nell’abitazione esplosero, inoltre, petardi danneggiando il bagno, pareti, porte, mobili ed effetti personali. Gli arrestati sono stati tutti rinchiusi nel centro penitenziario di Secondigliano.
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