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Affidamenti diretti di appalti per un importo complessivo di 171mila e 500 euro ai quali si aggiungono i 7mila e 500 per la simulazione di acquisto di un attrezzo pulisci-spiaggia e i 50mila euro di danno erariale, quale costo sostenuto dal Comune di San Mauro Cilento, nel Salernitano, per l'assunzione "irregolare" di due persone al municipio. E' il quadro su cui si fonda l'inchiesta della procura di Vallo della Lucania che stamani ha portato all'esecuzione di 9 misure di custodia cautelare ai domiciliari nei confronti del sindaco del piccolo comune cilentano, Carlo Pisacane, del vice sindaco, Fernando Marrocco, dell'assessore Angelo Di Maria, di due consiglieri comunali di maggioranza, Fabrizio Cusatis e Pasqualino Volpe, del segretario generale, dei responsabili dell'Ufficio Tecnico e dell'Ufficio Ragioneria del comune e dell'amministratore unico di una ditta di trasporti, Alfonso Palmieri. Tutti, a vario titolo, sono ritenuti responsabili di concussione, corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio, abuso d'ufficio, turbata liberta' degli incanti e del procedimento di scelta del contraente, falsita' ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici. L'attivita' investigativa e' stata avviata nel gennaio del 2016. Nei colloqui telefonici intercettati si parlerebbe dell'affidamento di una gara d'appalto a un parente della moglie di uno degli indagati. In poco meno di due anni e mezzo, i carabinieri della stazione di Pollica hanno ricostruito diversi episodi illeciti. A cominciare dalle pressioni che avrebbe subito la presidente di una coop da parte del primo cittadino e del responsabile dell'Ufficio Tecnico per indurla a rinunciare al servizio di trasporto scolastico che gestiva dal 2014 per favorire, secondo l'accusa, la ditta di trasporti di Palmieri attraverso l'affidamento diretto del servizio per un importo di 51mila e 500 euro. Poi, vi sarebbe stato un accordo illecito fra gli amministratori comunali indagati e i titolari di una ditta per lo smaltimento dei rifiuti per la predisposizione di un bando di gara per il servizio di raccolta e trasporto dell'immondizia il cui contenuto sarebbe stato concordato preventivamente, in cambio dell'assunzione di 4 persone 'segnalate' dai politici. La gara d'appalto non e' stata svolta per via di modifiche alla normativa e il servizio in questione e' stato comunque affidato a quella ditta mediante affidamento diretto per un importo complessivo di 120mila euro. Ancora, sarebbe stata simulata, con l'acquisizione di preventivi, una gara informale per l'acquisto di una pulisci-spiaggia, gia' comperata in precedenza al prezzo di 7mila e 500 euro, predisponendo comunque una delibera di Giunta che autorizzava il relativo impegno di spesa. Al centro dell'attenzione del pm vallese, Paolo Itri, anche il servizio di ludoteca comunale per bimbi dai 3 ai 6 anni che sarebbe stato attivato irregolarmente con una delibera di Giunta che prevedeva l'impiego di due soggetti in qualita' di educatori professionali assunti a progetto, ma senza autorizzazione del Piano di Zona S8. Infine, il responsabile dell'Ufficio Urbanistica e dell'Ufficio Demanio sarebbero stati assunti irregolarmente al Comune.
































































