Politica

Omicidio Vassallo, l’Emilia Romagna approva una risoluzione: “No all’archiviazione, verità sul delitto”

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La Giunta regionale dell’Emilia Romagna approva all’unanimità una risoluzione che impegna la Giunta a chiedere verità sull’omicidio di Angelo Vassallo, il “sindaco pescatore” di Pollica ucciso nel 2010 per essersi opposto alle attività criminali della camorra. L’atto di indirizzo, proposto dal Partito Democratico, invita l’esecutivo regionale a sostenere e diffondere l’appello lanciato dalla Fondazione e dalla famiglia Vassallo perchè lo Stato non rinunci a cercare esecutori e mandanti. “Vassallo è stato un sindaco straordinariamente impegnato a migliorare la vita del suo comune- ha sottolineato il consigliere Pd Antonio Mumolo presentando la risoluzione in Aula- la sua storia ha suscitato grande coinvolgimento ed emozione anche a Bologna e in Emilia-Romagna”. La petizione è stata sottoscritta in primis dalla Fondazione Angelo Vassallo Sindaco Pescatore ed è stata portata avanti da molte istituzioni e associazioni in tutto il territorio nazionale, dopo la notizia della possibile archiviazione delle indagini. “Questo e’ un esempio di amministratore che ha operato per la legalità e la valorizzazione del territorio- scrivono i consiglieri Dem- professando il rispetto dell’ambiente e delle regole e molti ragazzi e ragazze della nostra regione si sono avvicinati a percorsi di impegno e di partecipazione civica anche grazie alla sua storia”. Condivide gli intenti della risoluzione anche Yuri Torri di Sinistra Italiana, che ha rimarcato il forte impegno civico che ha segnato la vita di Vassallo e la sua attività politica: “Affermiamo la necessità di arrivare a una verità definitiva, questo è un delitto che non può rimare impunito per la particolare efferatezza della modalità mafiosa ma soprattutto per la passione e il coraggio di questo sindaco impegnato contro la camorra e noto per le sue battaglie ambientaliste”. La risoluzione è a firma di Antonio Mumolo, Marcella Zappaterra, Mirco Bagnari, Francesca Marchetti, Nadia Rossi, Paolo Calvano, Barbara Lori, Manuela Rontini, Stefano Caliandro, Paolo Zoffoli e Massimo Iotti, tutti del Pd.


Articolo pubblicato il giorno 18 Aprile 2018 - 21:40

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