Il capo politico del M5s Luigi Di Maio scrive una lettera-appello al Pd, analizzando i punti in comune - dal lavoro alla povertà, dall'Europa alla giustizia - su cui costruire il programma di governo, in un "contratto alla tedesca per migliorare la qualità della vita degli italiani, per interpretare al massimo lo spirito della terza repubblica". Nella lunga missiva sul Corriere della Sera, il leader del M5S si dice "fiducioso perché sulla carta ci sono tanti punti di convergenza", evidenzia che "non si tratta di alleanze", le quali implicherebbero scambi di poltrone, rivendica la "massima coerenza" tra quanto detto prima del voto e quanto fatto dopo, e assicura: "L'eventuale contratto a cui perverremo verrà sottoposto alla votazione dei nostri iscritti online sulla piattaforma Rousseau".
"Agli 11 milioni di italiani che ci hanno votato abbiamo garantito la continuità dell'Italia nell'Unione europea e monetaria", per perseguire "una profonda modifica dei vincoli di austerità, oltre che dell'impianto della governance economica e istituzionale europea", scrive Di Maio.Potrebbe interessarti
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Per il lavoro "si può partire dal salario minimo orario", e creare nuovi posti "ad esempio con la banca pubblica di investimento per finanziare a tassi agevolati le Pmi". Per il leader del Movimento è "necessaria la reintroduzione dell'articolo 18 come 'misura ponte', in attesa di una piena realizzazione del reddito di cittadinanza e della riforma dei centri per l'impiego: una flexicurity alla danese che, a regime, consentirà di superare le rigidità dei contratti di lavoro". Sul fronte delle tasse, per M5S e Pd "il fine è lo stesso, un'intesa si può trovare", sostiene Di Maio, che vede convergenze anche sui costi della politica e l'efficienza della PA. Nella sanità Di Maio si dice d'accordo nel ridurre le liste d'attesa, "ma occorre un serio incremento del Fondo sanitario nazionale e un piano di assunzioni per infermieri e medici". Sulla giustizia "entrambi vogliamo semplificare e ridurre i tempi dei processi attraverso l'applicazione del rito del lavoro e investendo nella digitalizzazione anche in ambito penale". Per la lotta a mafia e corruzione "si può realizzare una riforma complessiva dell'ordinamento penitenziario e la modifica del 416ter". "Capitolo a parte riguarda la legge sul conflitto di interessi che il Paese aspetta da troppi anni".





