Attualità

Scandalo Agrigento: truffa di dipendenti comunali

Condivid

Durante l’orario di lavoro al Comune di Cianciana, piccolo centro dell’agrigentino, si assentavano per fare la spesa, stendere i panni e dare da mangiare agli animali da cortile. Ma sono stati scoperti e ora per sette di loro è scattato l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. L’operazione, chiamata ‘Fuori dal Comune’, è coordinata dalla Procura della Repubblica. Il provvedimento è stato emesso dopo un’indagine di alcuni mesi condotta dai Carabinieri di Cammarata e della Stazione di Cianciana. “I primi sospetti si erano avuti a febbraio 2017, quando ai Carabinieri erano arrivate alcune segnalazioni di movimenti sospetti da parte di dipendenti comunali nel piccolo centro alle porte di Agrigento – dicono gli inquirenti – I primi riscontri fatti dai militari hanno portato a concentrare l’attenzione su sette dipendenti comunali. Sono bastati alcuni pedinamenti e le immagini di due telecamere nascoste dentro e fuori dal Municipio, per smascherare quella che era divenuta oramai una prassi consolidata”. “Passare il badge ad inizio e fine orario lavorativo e uscire per occuparsi delle questioni private – dicono i carabinieri – È così che video e fotografie degli investigatori hanno documentato numerosi eventi di assenteismo posti in essere da parte dei sette impiegati pubblici”. Infatti, durante l’orario di lavoro, gli indagati erano soliti uscire senza passare il badge, “in alcune occasioni anche dalla porta sul retro, per adempiere alle più disparate incombenze personali- dicono gli inquirenti – Vale a dire, fare la spesa, tornare a casa per stendere il bucato e dare da mangiare alle galline. Dai controlli dei documenti presenti in Comune poi, sono risultate numerose le ore retribuite e mai effettuate dagli impiegati, i quali, alle volte, per accumulare ore di servizio da tramutare in ”riposi compensativi”, ‘badgiavano’ l’inizio del servizio e, solo dopo un giorno, timbravano nuovamente il cartellino per far terminare il conteggio delle ore. Anche se, nel frattempo, erano tornati a casa per cena e per dormire”. Nei casi più gravi, alcuni dipendenti attestavano falsamente, sui registri, delle uscite per motivi di servizio, al fine di adempiere alle più improbabili mansioni lavorative, quando invece si recavano in pescheria o al panificio. L’accusa, per tutti, è quella, di truffa ai danni dello Stato e falsa attestazione di presenza in servizio.


Articolo pubblicato da Nicola Rugantino il giorno 14 Marzo 2018 - 09:10
Pubblicato da
Nicola Rugantino
Tags: Sicilia

Ultime Notizie

Sarno, aggredisce due gemelli nel sonno a coltellate: arrestato 26enne marocchino

Sarno – Un'aggressione brutale, un tentativo di fuga e un arresto lampo. È accaduto tutto… Leggi tutto

28 Agosto 2025 - 14:29

Avellino, scoperto arsenale in una casa abbandonata a Roccabascerana

Avellino – Un arsenale da guerra nascosto in un’abitazione disabitata. È quanto hanno scoperto i… Leggi tutto

28 Agosto 2025 - 14:14

Maltempo in Campania, allerta gialla per due giorni: rischio temporali, fulmini e grandinate

Napoli – La Campania si prepara a due giornate di forte instabilità atmosferica. La Protezione… Leggi tutto

28 Agosto 2025 - 12:34

Napoli, onorificenze ai carabinieri della Campania: eroi della lotta alla camorra e del soccorso quotidian

Napoli - Questa mattina, il cortile monumentale della Caserma Salvo D’Acquisto, sede della Legione Carabinieri… Leggi tutto

28 Agosto 2025 - 12:22

Schianto mortale a Teverola: muore 48enne di Giugliano

Teverola – Tragedia nella notte lungo la statale Appia, alle porte di Teverola. Un uomo… Leggi tutto

28 Agosto 2025 - 11:57

Napoli, personale dell’Ospedale dei Colli in sciopero della fame per Gaza

Un gesto silenzioso ma potente che squarcia il velo dell'indifferenza. Medici, infermieri e personale di… Leggi tutto

28 Agosto 2025 - 10:38