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Frodi informatiche: polizia sgomina organizzazione italo-romena

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Sgominata una organizzazione, di cui facevano parte almeno 20 persone, che, tra l’Italia e la Romania e attraverso operazioni di frode informatica, aveva accesso a conti bancari on line o riusciva a clonare carte di credito. Piu’ di 170 le vittime della banda, di cui almeno cento italiane; oltre 1,2 milioni di euro i proventi delle frodi. La Procura della Repubblica di Milano ha attivato i meccanismi di cooperazione giudiziaria e di coordinamento assicurati da Eurojust, che hanno portato alla costituzione di una squadra investigativa comune composta da poliziotti italiani e rumeni i quali, sotto il coordinamento dei rispettivi pubblici ministeri e con il supporto essenziale di Eurojust, attraverso i rappresentanti nazionali italiano e rumeno dell’Agenzia europea, hanno congiuntamente sviluppato le attivita’ investigative. Oltre 100 poliziotti italiani hanno eseguito, in diverse localita’ del territorio nazionale e in Romania – si legge in una nota delle Questura di Milano -, l’ordinanza di custodia cautelare emessa, nei confronti di 12 indagati, dal gip presso il Tribunale di Milano a richiesta della Procura della Repubblica di Milano, per i reati di associazione a delinquere finalizzata alla falsificazione del contenuto di informazioni informatiche, falsificazione di documenti di identita’, codici fiscali e tessere sanitarie, frode informatica tramite furto ed utilizzo indebito di identita’ digitale nonche’ utilizzo indebito di carte di credito mediante accessi abusivi ai sistemi informatici di home banking di correntisti. Contestualmente, in Romania, con la partecipazione degli investigatori della polizia di Stato, si stanno eseguendo altre 8 misure cautelari e perquisizioni su provvedimento dell’autorita’ giudiziaria rumena. L’operazione ‘Bruno’ e’ in corso di completamento a Milano, Rozzano, Monza, Sesto San Giovanni, Jesolo, Trieste, Verona, Roma, Napoli, Cosenza e Reggio Calabria. Le attivita’ odierne sono il culmine delle indagini – si ricostruisce nella nota – condotte dal compartimento polizia postale e delle comunicazioni di Milano e sviluppate a livello internazionale dal servizio polizia postale e delle comunicazioni – nei confronti di un’associazione per delinquere transnazionale dedita agli attacchi informatici e alle frodi su larga scala, compiute lo scorso anno ai danni di oltre cento vittime italiane titolari di conti accessibili via home banking e di 74 cittadini stranieri che hanno subito, all’estero, la clonazione delle carte di credito.
Le attivita’ hanno preso spunto a seguito di una notizia appresa dal compartimento, alla fine del 2016, sul ruolo sospetto di due soggetti di origine calabrese. Dalle indagini sul loro conto si e’ scoperto che appartenevano a un’organizzazione criminale di tipo transnazionale, operante prevalentemente in Italia e Romania, che si accertava dedita alle Frodi informatiche per l’accaparramento illecito di ingenti profitti, poi ripuliti. Oltre al profilo di pericolosita’ dei numerosi indagati – si sottolinea -, e’ emersa la particolare solidita’ che l’organizzazione e’ riuscita a costruirsi adottando un forte sistema di controllo interno per la gestione delle attivita’ illecite, talvolta sfociato in azioni di intimidazione nei confronti di affiliati o di concorrenti, ovvero nella pianificazione di ‘spedizioni punitive’. Il meccanismo di raccolta dei proventi illeciti era prevalentemente frutto di ‘phishing’ su larga scala (mediante l’attivazione di carte di comodo a nome di oltre 100 soggetti prestanome). I proventi illeciti accertati nel solo periodo osservato dalle indagini sono di oltre 1,2 milioni di euro, ma si ritiene che l’organizzazione possegga capacita’ di movimentazione di denaro assai superiore.


Articolo pubblicato da Redazione Cronaca il giorno 29 Marzo 2018 - 14:51

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