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A capo della SMA l’ex assessore e vicensindaco dell’amministrazione De Rosa sciolta per infiltrazioni camorristiche nel 2015. Una notizia trapelata da poche ore ma che potrebbe pesare come un macigno sulla nuova gestione della società finita nel mirino della magistratura e travolta dalla video-inchiesta sullo smaltimento dei fanghi dei depuratori ad opera di Fanpage e dalle indagini della Procura di Napoli che ipotizza il reato di corruzione. Essere stati sciolti per camorra non è una condanna ma rientra pur sempre nella sfera dell’etica-politica. Insomma, il nuovo presidente Giuseppe Esposito ex assessore ai lavori pubblici e vicesindaco dell’ex amministrazione De Rosa sciolta per camorra nel 2015, era uno degli uomini di punta di una maggioranza di governo mandata a casa anzitempo dal Ministero dell’interno. Un ombra nel suo curriculum politico che a quanto pare non sarebbe però stato nelle conoscenze dirette del Presidente Vincenzo De Luca che si sarebbe adagiato sui buoni uffici dell’ex senatore socialista Casillo. E la vicinanza di Esposito al Vice Presidente del Consiglio Regionale Tommaso Casillo dovessero trovare riscontri, vi sarebbe a questo punto un problema nel problema. Difatti, all’epoca quando il consiglio comunale fu sciolto per condizionamento della camorra, proprio il plenipotenziario Casillo, con un passato non proprio roseo, aveva bollato quell’amministrazione come il peggio di Casoria. Ma proprio lui, con questa nomina, ha indirettamente legittimato alcuni di quegli uomini. Intanto proseguono spedite le indagini della Procura di Napoli che potrebbe estendersi fin dentro il paesone a nord di Napoli.
Salvio Amarante





