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Camorra: condanna definitiva per il boss killer che perde anche la potestà genitoriale

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Ciro Uliano,  51 anni, alias “ciù ciù”, uno dei generali del clan Birra-Iacomino di Ercolano e in carcere da alcuni anni ha ricevuto la poco gradita notizia che era diventata definitiva la sua condanna a venti anni di carcere per gli omicidi di Ciro Farace e Costanzo Calcagno avvenuti nel 2001. Ma allo spietato boss e killer del clan è stata anche comminata la decadenza genitoriale. di Cira Farace e Costanzo Calcagno nel 2001, ma per lui è arrivata la decadenza genitoriale.Per la legge non è più un genitore, perché la decadenza arriva quando i giudici riconoscono la violazione “dei doveri legati alla responsabilità genitoriale”. Uliano, uno degli irriducibili del clan Birra, è considerato uno dei boss che si sedevano al tavolo per emettere le sentenze di morte per affiliati e ras del clan rivale degli Ascione-Papale. Il killer avrebbe commesso numerosi omicidi anche in trasferta nell’ambito dello scambio criminale tra i Bitta-Iacomino e i Lo Russo di Miano. Lo scorso anno Uliano, per evitare l’ennesima pesante condanna in Corte di Assise d’Appello al processo per il duplice omicidio di Vincenzo e Gennaro Montella, i due net­turbini padre e figlio massacrati a colpi di pistola all’alba del 15 gennaio del 2007 davanti al Municipio di Torre del Greco, ammise di aver partecipato al delitto. Anche in quel caso gli furono comminati 20 anni di carcere. Si pensava che si stesse avviando verso la strada della collaborazione con la giustizia. Ma così non è stato e ora Ciruzzo ciù ciù non è più neanche padre.


Articolo pubblicato il giorno 1 Marzo 2018 - 16:54

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