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"Sodalizio è la parola chiave per afferrare il senso di questo concerto - precisa Pieranunzi-. La sintonia, non solo artistica, tra me e Maurizio Baglini dura da diciotto anni. Ed è chiaramente un sodalizio, musicale e affettivo, anche quello che lega Baglini a Silvia Chiesa: quando penso che si sono conosciuti grazie a me diventa ancora più divertente l'idea di suonare insieme, oggi, nel Trio di Beethoven".
"La sequenza dei lavori proposti - continua Maurizio Baglini - implica una riflessione sulla traduzione in musica di atmosfere spettrali, fantastiche e materialmente inafferrabili. Da Beethoven a Schumann, per poi arrivare alla rarefatta scrittura di Shostakovich, gli impulsi ansiogeni si riflettono - per esempio - in un pianismo difficile, molto esposto tecnicamente, in cui ciascun dettaglio del materiale utilizzato appare al servizio di una concertazione di tipo orchestrale, a dispetto della reale dimensione cameristica".
Al Teatro di San Carlo, prosegue la stagione dei concerti. Prossimo appuntamento, giovedì 8 marzo
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