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Sdegno e irritazione per la chiusura di Trony al Vomero. Parla Gennaro Capodanno

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Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, fin dallo scorso dicembre si era schierato al fianco dei lavoratori del punto vendita in via Luca Giordano, promuovendo anche una petizione online, che ha superato le tre mila sottoscrizioni, nel tentativo di salvare quarantuno posti di lavoro. La petizione è stata indirizzata al ministro del lavoro Poletti, al presidente della Giunta regionale della Campania De Luca e al sindaco di Napoli, De Magistris, è finalizzata a salvare i quarantuno posti di lavoro.
Ma nulla si è mosso e oggi esprime sdegno e indignazione per le scene che si sono registrate stamattina dinanzi alle saracinesche, oramai abbassate da sabato scorso. Quando ho visto le immagini di stamattina non volevo credere ai miei occhi – stigmatizza Capodanno -. Persone che non sembrano affatto indigenti, ben vestite e con buste della spesa, che rovistano nei sacchi della spazzatura, lasciate negli appositi contenitori in ferro, alla ricerca, presumibilmente, di qualche prodotto abbandonato da portare via”.”Purtroppo – continua Capodanno – l’incontro tenutosi lunedì della settimana scorsa a Roma presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, tra il rappresentante della società FRC GROUP SRL e i sindacati, si è concluso con la sottoscrizione di un verbale di mancato accordo, atteso che le parti si sono dette impossibilitate al raggiungimento di un’intesa collettiva. Si è dunque chiusa la procedura di licenziamento collettivo, iniziata con la lettera del 5 dicembre dell’anno scorso, con la dichiarazione di un esubero, pari, esclusivamente per i dipendenti della suindicata società, all’intero organico aziendale, per un totale di 105 impiegati, 41 dei quali  impegnati presso il punto vendita di Napoli”.
“Intanto – sottolinea Capodanno – continua l’impegno per garantire il posto di lavoro dei quarantuno dipendenti. Il momento è molto delicato oltre che difficile, specialmente per i lavoratori che, negli ultimi tempi, hanno percepito solo il 20% dello stipendio mensile, con conseguenze che si possono immaginare. Per questo ci auguriamo che al più presto possa esserci una svolta, con l’arrivo di una nuova azienda, soluzione rispetto alla quale esprimiamo, un cauto ottimismo”.