Sabato 20 gennaio alle 21.Potrebbe interessarti
A bordo di un autobus cittadino Amedeo, un uomo innocuo e rassegnato ad una vita incolore, insieme ai passeggeri del mezzo viene preso in ostaggio da un insolito ospite volante: un piccione. La loro corsa non sarà più la stessa: stress, paure, vecchi rancori, urla, insoddisfazioni quotidiane faranno esplodere il protagonista di questa storia in una divertente e assurda invettiva contro l’intero genere alato. Secondo atto unico è “Loris”, una breve e fulminea confessione sul sesso, selvaggiamente ironica e buffa. Un tragico e goffo tentativo di seduzione maschile vira verso l’assurdo e il grottesco, tanto da non permettere al protagonista di costruirsi un legame sentimentale. Loris e la sua tragica e ripetitiva vicenda. Terzo e ultimo protagonista è “Vito”, per il quale: “mangiare non è un piacere, è un vizio. Il mio vizio. La mia necessità. Non voglio essere guardato né amo condividere il mio pasto con alcuno…”. Si sfoga così il protagonista con sua moglie Rosalia. Vito è un uomo schivo che vorrebbe vivere isolato, nascosto agli occhi di tutti, per fuggire dalle difficoltà e dalle brutture del mondo. Un uomo “semplice” con una grande e terribile ossessione per il cibo. E una vendetta da consumare.





