Il tema deve essere "non quello dell'effettivita' della pena ma dell'utilita' della pena". Lo ha detto il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, parlando con i giornalisti a margine della cerimonia di inaugurazione di un reparto completamente ristrutturato nel carcere "Giuseppe Salvia-Poggioreale" di Napoli. "Noi siamo in un Paese dove se non fai nulla di male ma privo di qualunque volonta' di riscatto accedi ai benefici - ha aggiunto - questo e' sbagliato. Ai benefici si deve accedere se c'e' un impegno nella direzione dello studio, del lavoro, dello sport. Si deve utilizzare il momento di reclusione come un momento di ripartenza". Il ministro ha parlato anche della polizia penitenziaria ricordando e' stata decisa l'assunzione di altre 2000 unita'.
La stanza divisa in zona notte e zona giorno, due posti letto soltanto e un bagno dotato di tutti i servizi.Potrebbe interessarti
"Senza invocare ricette miracolistiche, posso dire che la situazione del sistema penitenziario puo' migliorare continuando a fare quello che e' stato fatto negli ultimi anni". Il Ministro Orlando rivendica l'attivita' messa in campo per ridurre sensibilmente il problema del sovraffollamento delle carceri, con un incremento dei posti disponibili nei penitenziari italiani passati da 45 mila a 50 mila e con una popolazione carceraria passata da 70 mila a 57 mila. "Senza ricorrere a leggi straordinarie - sottolinea nella sua ultima visita da ministro - se nei prossimi 5 anni si proseguira' il lavoro avviato, il problema del sovraffollamento sara' alleggerito notevolmente. Un carcere che non funziona non produce sicurezza ma solo recidiva. Bisognera' continuare a fare quello che finora abbiamo fatto". "Noi avevamo un indice di sovraffollamento ed oggi siamo rientrati in una situazione piu' accettabile - ha proseguito Orlando - e credo che se nei prossimi cinque anni si fara' lo stesso lavoro che e' stato fatto negli ultimi cinque, il rischio di emergenza nel sistema penitenziario sara' completamente alle spalle".






