Napoli, l’arsenale sequestrato a Ponticelli era del clan De Micco

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L’arsenale sequestrato a Ponticelli era nella disponibilità del clan De Micco. La donna arrestata Carmela Ricci, 48 anni, perché trovata in possesso di una pistola è la madre del giovane ras Antonio De Martino, braccio destro di Luigi De Micco, il capo dei Bodo, pure lui finito in carcere nel blitz del 28 novembre scorso in cui finirono in cella altri 27 presunti esponenti dei De Micco. A casa della donna è stata scoperta una stanza nascosta, dietro l’anta di un armadio, all’interno della quale era nascosta una pistola Tanfoglio con matricola abrasa, completa di 22 cartucce calibro 380, nonché due caricatori ed un lampeggiante, del tipo in dotazione alle forze dell’ordine.

Ma in quella occasione gli investigatori trovarono un vero e proprio arsenale in via Eugenio Montale e in via Andersen il cui possesso non può essere addebitato a nessuno in quanto si trovavano in aree pubbliche. Un fucile mitragliatore del tipo kalashnikov completo di 15 cartucce calibro 7,62, una pistola beretta calibro 380 completa di caricatore contenente 6 cartucce, un fucile Benelli calibro 12, risultato rubato, un fucile marca beretta calibro 12 con matricola punzonata, due fucili a canne sovrapposte, con canne e calcio mozzate, calibro 12 e calibro 20 ed un fucile di marca Beretta calibro 12, fucile doppietta con cane esterno e canne mozzate. Nel corso dei rastrellamenti nella zona, in Via Montale, all’interno di un capannone abbandonato, rinvenuti e sequestrati due giubbotti antiproiettili, nascosti in una sacca di stoffa e due mazze di legno, sicuramente utilizzate nel corso di un pestaggio, in considerazione delle tracce ematiche presenti.

Rinvenuta anche una bomba a mano di fabbricazione jugoslava, nonché 43 cartucce calibro 40. In Via Christian Andersen, scoperto un vero e proprio bunker, all’interno del quale sono state rinvenute e sequestrate due pistole, di cui un Revolver calibro 38 ed una pistola semiautomatica cal.7,65 con annesso un silenziatore, entrambe con matricola abrasa, oltre a due caricatori, 12 cartucce di vario calibro e due telefoni cellulari. Il sequestro per gli investigatori dimostra come i De Micco o meglio i reduci del clan erano ben armati e non avevano e non hanno alcuna intenzione di “mollare” il campo all’avanzata dei Minichini-Schisa. che con i Mammoliti-Baldassare stanno cercando di prendere il controllo del territorio dopo gli arresti dei capi dei “Bodo”. Dal 28 novembre infatti la zona di Ponticelli è stata attraversata da una serie di stese, ferimenti e attentati. L’ultima stesa dell’anno si è registrata infatti nella stessa giornata dell’arresto di Carmela Ricci: alcuni colpi di pistola esplosi proprio nei pressi della sua abitazione.



     


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