Latitante per omicidio arrestato a Fiumicino.Potrebbe interessarti
Paolo Messina junior, 35 anni di Benevento che il 25 novembre 2013 aveva ucciso a colpi d'arma da fuoco Antonio Rosiello, 41 anni, un imprenditore sannita per ragioni economiche. Lo scorso 31 ottobre, nell'approssimarsi della sentenza di condanna di primo grado a ventiquattro anni di reclusione per omicidio volontario, emessa su richiesta della locale procura della Repubblica, dalla Corte di assise di Benevento, aveva fatto perdere le proprie tracce. Messina aveva ucciso Rosiello 41 anni, industriale che operava nel settore dei pastifici, ucciso nel novembre del 2013, per un debito che aveva nei confronti di Messina. Quarantamila euro, secondo quanto ricostruito dall'accusa rappresentata in aula da Miriam Lapalorcia. Secondo l'accusa, Paolo Messina aveva prelevato Antonello Rosiello a casa e lo aveva condotto in via Pisacane a Benevento, dove lo aveva ucciso con tre colpi di pistola. Messina era poi fuggito bruciando abiti ed altri oggetti che potevano far risalire alle sue responsabilità, poi dopo alcune ore si era costituito. Era rimasto in carcere fino al gennaio 2015 quando era stato scarcerato per decorrenza dei termini di custodia cautelare.
Proprio al termine della vicenda processuale, l'uomo si era reso irreperibile, con l'intento di sfuggire definitivamente alla giustizia italiana. I poliziotti della squadra mobile di Benevento, coordinati dal Servizio centrale operativo, della Direzione anticrimine della Polizia di Stato, che ha loro fornito il supporto operativo e tecnico necessario, attraverso articolate attività tecniche, avevano individuato l'uomo, che, in sella di una moto e con documenti falsi, si era nascosto in territorio croato.
Attraverso l'intervento del Servizio cooperazione internazionale di Polizia della Direzione centrale della polizia criminale, è stato attivato l'organo collaterale della polizia croata che ha proceduto alla localizzazione del latitante e, in costante contatto con gli investigatori della Questura di Benevento, presenti in territorio straniero nonché dell'Ufficiale di collegamento del Dipartimento della Pubblica Sicurezza italiano, ha proceduto alla cattura, al termine di un'incursione all'interno di una struttura ricettiva dove si nascondeva.
All'interno dell'abitazione sono stati trovati 18.500 euro, schede telefoniche dedicate e documenti falsi, recuperata anche la moto utilizzata per la fuga. Il latitante è stato quindi arrestato, in esecuzione di un mandato di arresto europeo emesso dalla Corte di Assise di Benevento.





