Faceva sparire i fascicoli dagli uffici del tribunale e dei dei magistrati e li incendiava e quanto afferma la Procura di Napoli nord nei confronti dell’ avvocato Anna Savanelli.Potrebbe interessarti
Nella prima fase di indagine l’avvocato avrebbe ammesso di aver dato alle fiamme il documento sottratto dalla cancelleria, sostenendo l’innocenza per le altre vicende. La donna, difesa da Mariangela Maietta, è intenzionata a fare battaglia in udienza. Allo stesso modo anche il compagno Romano, considerato un ottimo poliziotto. I cinque imputati furono tutti arrestati nello scorso ottobre. L’avvocato di Parete risponde solo del reato di corruzione per il rilascio di porto d’armi in concorso con il vice commissario Romano. Nessuna corruzione afferma l’avvocato. Si così l’avvocato, dicendo che avrebbe presentato una semplice istanza in questura a Caserta per Salvatore Tornincasa, suo assistito, per il porto d'armi. Non ci sarebbero state “mazzette”. Per la corruzione in atti giudiziari e l’incendio del fascicolo la posizione è stata stralciata con la trasmissione degli atti giudiziari a Napoli in seguito da un’eccezione formulata in sede di Riesame. “L'ho fatto anche per un mio cliente di Mondragone che mi ringrazia ancora”, raccontò la Savanelli a Massimo Perrone (in carcere per altri reati e cliente della Savanelli) spiegando come scomparivano i fascicoli. La sua posizione anche per i reati di rivelazione di segreto d'ufficio, annullato dal Riesame.






