Sono stati ritrovati, a Roccarainola, cinque cani avvelenati tra i quali uno solo è riuscito a salvarsi grazie all'intervento di Filomena De Luca e Rosa Cerrata dell'associazione Animarandagia.Potrebbe interessarti
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«Di solito sono soggetti che hanno avuto qualche trauma infantile legato all'attaccamento insicuro - prova a tracciare il profilo la criminologa Maria Rosaria Alfieri - l'uccisione degli animali rappresenta un gesto di crudeltà, il voler mettere in evidenza il proprio potere su chi non può difendersi e da un punto di vista criminologico si tratta spesso di soggetti che hanno avuto traumi infantili. O più semplicemente di qualcosa che prescinde la psicopatologia e vuole semplicemente eliminare i randagi». Indagini in corso dunque per risalire all'autore, o più di uno,dell'avvelenamento dei cani. Che comunque, non sarebbero solo cinque. Il gruppo che solitamente sostava in strada era molto più consistente. Della restante parte si sono perse le tracce.
Cinque cani avvelenati: scoperta choc Nolano
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