foto di repertorio
Arrestato il boss degli immigrati clandestini: prendeva dai 10mila ai 12 mila a persona. Si tratta di un pakistano di 31 anni.Ieri pomeriggio gli agenti della Polizia di Stato della Sezione Antiterrorismo della Digos ha dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere nr. 726/13 nr.1002/2014 r.g.g.i.p. e nr.39/17 r.m.c. emessa in data 28.04.2017 dal g.i.p. del Tribunale di Potenza a carico del cittadino pakistano Akhtar Jahamgir nato a Mandi Bahauddine il 27.03.1987 domiciliato in vico VIII Duchesca. L’uomo è stato fermato alle ore 18:00 presso lo scalo aereo di Capodichino, appena sbarcato dal volo della Turkish airline proveniente da Istanbul, da personale della sezione antiterrorismo della Digos di Napoli coadiuvato da personale Polizia di Frontiera Napoli-Capodichino, in cooperazione con personale Digos di Matera.L’arresto dello straniero è frutto di una complessa indagine, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Potenza che ha consentito di portare alla luce una capillare attività malavitosa di due clan pakistani per far ottenere i visti d’ingresso in Italia e eludere le procedure d’identificazione a cittadini perlopiù pakistani provenienti sia dal paese di origine che dalla Francia . Gli accordi tra gli immigrati che avevano intenzione di arrivare in italia o entrare in area schengen e gli appartenenti al sodalizio criminale, avvenivano in Pakistan. per entrare in italia ed ottenere un visto di ingresso regolare, per lavoro stagionale ma senza garanzie occupazionali e alloggiative, venivano corrisposti mediamente a persona dai 10.000 ai 12.000 euro.
Anche i cittadini extracomunitari che soggiornavano illegalmente in italia, in Francia e Spagna si rivolgevano ai consociati per trovare datori di lavoro disposti ad avanzare mendaci richieste di “sanatoria” dietro compenso personale dai 5.000 ai 6.000 euro a persona. inoltre diversi cittadini extracomunitari di nazionalità pakistana domiciliati in francia e spagna dopo aver ottenuto il permesso di soggiorno in italia ritornavano nei paesi europei di provenienza per svolgere attività lavorativa.
Il pakistano arrestato a Capodichino è indicato dagli inquirenti quale il promotore ed organizzatore in Francia dei viaggi in Italia degli extracomunitari molti dei quali, appena ottenuto fraudolentemente il titolo di soggiorno, ritornavano in Francia .
L’Akhtar Jahamgir che in un primo momento era sfuggito alla cattura è stato individuato all’aeroporto di Capodichino di rientro da pakistan su di un volo proveniente dalla turchia, grazie alla intensificazione dei controlli antiterrorismo.
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