"Capisco la paura degli studenti e anche dei genitori ma, come ha detto Piercamillo Davigo, statisticamente la maggior parte dei reati avviene in casa.Potrebbe interessarti
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"Bisogna essere severissimi e prendere le persone che hanno compiuto questo atto efferato anche se sono minorenni". Lo ha detto il sottosegretario alla giustizia Gennaro Migliore, parlando con i giornalisti nel corso della manifestazione di sostegno ad Arturo, il 17enne accoltellato due giorni fa in centro a NAPOLI. "Dalla vicenda - ha detto Migliore - emerge sempre di piu' una violenza non cieca ma gratuita, che dimostra una contiguita' con un comportamento mafioso e camorristico che purtroppo fa parte di un contesto culturale in cui questi bambini sono nati". Per dare una risposta agli studenti che oggi hanno manifestato a Napoli in sostegno di Arturo, "c'e' bisogno di un investimento maggiore sulle scuole, l'ho detto anche al governo di cui faccio parte" ha continuato Gennaro Migliore. "Servono - ha detto Migliore - strumenti di prevenzione adatti, per molto tempo solo le parrocchie si sono occupate di quello che facevano i ragazzi dopo la scuola. Ora ci vuole un investimento specifico non solo per prolungare la permanenza a scuola ma anche per intervenire sulla poverta' morale ed educativa dei giovani che in questo territorio devono avere altre opportunita'".
Dal corteo di studenti a sostegno di Arturo "arriva una risposta bellissima, di migliaia di persone, di un popolo che lotta per rinascere, contro una minoranza che non vuole che questo accada". Ha proseguito il sindaco, Luigi de Magistris, che oggi ha sfilato in corteo insieme con gli studenti napoletani. "Avevo chiesto la mobilitazione delle coscienze ma oggi c'e' stata la mobilitazione dei corpi contro questo problema che non e' solo di Napoli, e' nazionale, e' una crisi di valori e bisogna capire perche' a 12-13 anni si impugna un coltello o una rivoltella. Se non lo facciamo subito tra qualche anno la situazione non sara' piu' controllabile". L'ex pm ha sottolineato: "Tutti devono stare sul pezzo: le istituzioni, la scuola, le comunita' laiche e le famiglie, i luoghi di lavoro e anche l'informazione che deve raccontare i mali ma anche il bene per dare prospettive ai ragazzi che non nascono delinquenti ma lo diventando perche' il contesto non li aiuta e perche' c'e' una narrazione unilaterale. A Napoli c'e' il diavolo e il santo, ma stanno aumentando le persone che si prendono cura di Napoli e siccome la rivoluzione non puo' essere fermata oggi diciamo che siamo tutti con Arturo e dobbiamo fare in modo che non accada mai piu'. E' una sfida difficile ma la vinceremo".
'Napoli, 17enne accoltellato, de Magistris: 'Vinceremo la sfida alla camorra
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