Non cita esplicitamente ‘Gomorra’, la fortunata serie televisiva che ogni tanto finisce al centro di polemiche come elemento di esaltazione della camorra e di comportamenti violenti, ma la sua posizione e’ chiara. Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, dice basta a “ragazzi con la cresta” e chiede piu’ spazio per figure positive, impegnando anche la sua azione di governo a supporto di scuola e famiglie, i due primi presidi per evitare l’imitazione di modelli negativi di comportamento. “Mi piacerebbe non ritrovare sulle nostre televisioni prodotti audio o video in cui non si intravede una figura positiva tranne quelli con la cresta di cavallo in testa che parlano un linguaggio gergale”, dice durante un incontro con i giornalisti.
“In queste riprese televisive non si vede uno di questi ragazzi che vivono non per fare camorristi ma sacrificandosi ogni giorno”, aggiunge. “Quando gruppi di ragazzi di 15 anni accoltellano un coetaneo, non so quale altro segnale deve arrivate per dirci che siamo oltre la soglia tollerabile per una societa’ civile”, ragiona De Luca, riferendosi al caso di Arturo, il 17enne ferito seriamente il 18 dicembre scorso da un ‘branco’ di 4 minorenni, tra cui un 15enne gia’ arrestato. “Completiamo la videosorveglianza e il lavoro sulla scuola perche’ c’e’ emergenza educativa. E lanceremo una nuova scuola viva e scuole di comunita’ – dice – ne abbiamo parlato con i genitori di Arturo, persone straordinarie. Vorrei che emergesse la loro come immagine della Campania e non quella di pulcinellismo e sciatteria che nove volte su dieci emerge e che mi e’ diventata intollerabile. Portiamo i docenti nei quartieri – conclude – e ripetiamo che l’unico destino che hanno i ragazzi con la cresta e’ la galera o la morte”.
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