Per estorcere denaro a una ditta impegnata nei lavori di realizzazione del metanodotto che collega Napoli alla provincia di Foggia, incendiavano escavatori e altri mezzi meccanici nei cantieri di Casalbore, in provincia di Avellino, e di Paduli, in provincia di Benevento.Potrebbe interessarti
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Per quattro volte, nell'agosto scorso, i mezzi della ditta sono andati a fuoco. I Carabinieri del Nucleo investigativo del comando provinciale di Benevento sono riusciti a individuare i responsabili. Sono tutti incensurati di Casalbore e Paduli le quattro persone arrestate oggi all'alba in un blitz che ha visto impegnati anche i Carabinieri del nucleo elicotteristi di Pontecagnano con un elicottero che ha sorvolato la zona di confine tra Avellino e Benevento.
I quattro sono accusati di estorsione aggravata in concorso e di incendio doloso, oltre che di minacce e danneggiamento. L'indagine condotta dalla procura di Benevento, che ha ottenuto dal gip la misura cautelare in carcere per i 4 responsabili, si fonda anche su una serie di intercettazioni telefoniche e ambientali dalle quali e' emersa la determinazione con la quale gli indagati pretendevano il 'pizzo' sui lavori al metanodotto. In alcuni casi per fermare gli attentati incendiari pretendevano il pagamento di 40mila euro.
Pizzo sui lavori del metanodotto da Napoli a Foggia: 4 arresti
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