Foto archivio
In arrivo gli avvisi di garanzia per il personale medico del Cardarelli che ha avuto in cura la neonata morta nel nido dell’ospedale a meno di 24 ore dalla sua nascita. Il pm Stefano Capuano, che fa parte del pool “colpe professionali e mediche” della Procura di Napoli ha aperto un fascicolo d’indagine con il capo di imputazione di omicidio colposo.
Il magistrato ha sequestrato la cartella clinica, bloccato i funerali e disposto l’esame autoptico sul corpicino di Maria (questo il nome che i giovani genitori avevano dato alla loro bimba) che sarà eseguito nel Secondo Policlinico. Gli avvisi di garanzia, in questa fase atto dovuto, serviranno agli indagati per nominare un perito di parte che potrà essere presente all’autopsia che dovrà stabilire le cause della neonata deceduta nelle prime ore del primo novembre, nell’ospedale Cardarelli dove essere venuta alla luce 17 ore prima nel reparto di ostetricia.
A dare alla luce la bimba è stata una donna di Napoli di 25 anni: il parto, naturale, é andato benissimo. L’indice Apgar, che valuta la vitalità del neonato subito dopo la nascita, era all’ottavo livello su una scala che arriva a dieci. Diciassette ore dopo, intorno alle quattro del primo novembre, la neonata è stata trovata senza vita nella culla, pallida e con le labbra violacee.
Poche ore prima era stata allattata dalla madre. Per i medici si è trattato di “sindrome della morte improvvisa del lattante” che in Italia si manifesta una volta ogni duemila nascite. Il padre e la madre, entrambi di 25 anni, napoletani della zona di Piscinola, hanno deciso di denunciare i fatti alla polizia che, a sua volta, ha trasmesso gli atti alla Procura.
Per i genitori, qualcosa non sarebbe andato per il verso giusto dopo il parto: secondo la madre non le avrebbero aspirato i muchi dai polmoni. La sindrome, conosciuta anche come “la morte in culla”, non ha ancora spiegazioni scientifiche ed è caratterizzata da una degenerazione funzionale progressiva ed inesorabile che non fa svegliare il neonato quando gli manca l’ossigeno. Non lo fa tossire e neppure singhiozzare.
“L’intero ospedale e’ addolorato e vuole far sentire la propria vicinanza alla famiglia della bimba venuta a mancare stanotte”, scrive il direttore generale dell’ospedale Cardarelli, Ciro Verdoliva, in un messaggio di cordoglio inviato alla famiglia della Neonata. Verdoliva – spiega una nota – gia’ ieri ha disposto l’avvio di un’indagine interna oltre ad aver assicurato la massima collaborazione dell’Azienda nei confronti delle Autorita’ competenti.
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