“Ulteriore rafforzamento” della presenza delle forze dell’ordine nell’immediato e una rete di videosorveglianza da progettare e realizzare. Questa la ricetta elaborata nel corso del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica riunitosi questa mattina in Prefettura a Napoli per affrontare il caso della zona dei “baretti” di Chiaia, frequentatissima dai giovani nel weekend e dove sabato scorso è avvenuta una sparatoria nella quale sono rimasti feriti 4 ragazzi. A riferire le decisioni prese nel coro del Comitato è il questore di Napoli Antonio De Jesu, che ricorda come il rafforzamento della presenza delle forze dell’ordine sia già avvenuto “perché abbiamo già servizi di pattuglie miste nella zona dei baretti. Ora faremo un ulteriore rafforzamento insieme all’Arma dei Carabinieri e ci concentreremo sulla fascia più critica, da mezzanotte alle 6 di mattina, per garantire un’adeguata cornice di sicurezza”.
De Jesu spiega che la presenza sarà “visibile ma non invasiva perché abbiamo come obiettivo che quell’area possa essere fruita dai giovani in piena serenità”. Sarà aumentata la presenza di agenti della Squadra Mobile in borghese e verrà incrementato l’uso del servizio Lte, con le immagini che dallo smartphone vengono inviate alla Sala operativa, “utile a fini investigativi qualora ci sia qualche evento”. Nell’area dei baretti di Chiaia, spiega il questore, “la videosorveglianza dovrà essere progettata, perché abbiamo una rete esterna ma all’interno è oggettivamente carente. Anche su questo vedremo di progettare e capire come finanziare un sistema dedicato ai baretti”. Inoltre verranno svolti controlli nei punti di accesso dell’area: “Eviteremo che entrino motorini e faremo controlli a campione – spiega ancora il questore – per dissuadere gruppi di soggetti che possono pensare di spadroneggiare in quell’area, in modo che sappiano che le forze dell’ordine ci sono. C’è da testare e sperimentare – conclude De Jesu – e da interrogarci tutti insieme, con la Procura ordinarie e per i minorenni e in piena sinergia con l’Amministrazione comunale, per capire perché fenomeni così gravi avvengono e quali iniziative intraprendere per ridimensionare la carica di violenza che viene portata in aree sensibili della città”.
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