Grumo Nevano. Restano ai domiciliari Antonio Pascale, il vigile urbano, e Pietro Chiacchio il primo cittadino di Grumo Nevano, arrestati lo scorso 31 ottobre per il reato di corruzione. A deciderlo è il giudice della 10a sezione del tribunale del Riesame partenopeo che è andato a confermare tutto l’impianto accusatorio della Procura di Napoli Nord, nel quale il pm aveva chiesto ed ottenuto dal gip le i domiciliari per il vigile ed il politico e la detenzione in cella per l’agente di polizia penitenziaria, Rodolfo Barbato, chiamato a rispondere di corruzione, falso, e altri reati. La difesa dei due imputati ha sollevato alcune eccezioni sulle quali sarà il magistrato a decidere in breve tempo. Per i difensori del sindaco, Mimmo di Donato e Nello Palumbo, il reato di corruzione è ritenuto spropositato rispetto a quello di una falsa certificazione medica, inoltre la prima intercettazione che ha coinvolto il primo cittadino deve essere considerata nulla, perché all’epoca dei fatti contestati in un’altra inchiesta riguardante irregolarità sulle delibere per la raccolta dei rifiuti e l’installazione dei pannelli solari nelle scuole cittadine, il primo cittadino non solo non era indagato, ma non aveva avuto ruoli diretti nelle gare di appalto, decise quando non era ancora sindaco.
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