Il boss scissionista di Giugliano Michele Di Biase "paparella" sarebbe stato ucciso su ordine del boss Francesco Mallardo ma l'omicidio sarebbe stato eseguito dai "soci" dell'Alleanza di Secondigliano, quelli dell'Arenaccia del gruppo Contini-Bosti.Potrebbe interessarti
Scrive la Procura antimafia. "Gennaro Catuogno, Aniello Di Biase e Francesco Di Nardo discorrevano dei motivi che avevano determinato l’uccisione di
Michele Di Biase e dunque delle vicende all’origine della spaccatura interna al clan Mallardo. Dalla conversazione emergono riferimenti al ruolo che Francesco Mallardo avrebbe avuto in relazione all’uccisione di Michele Di Biase detto “Paparella ”.
Aniello Di Biase: "Ci fece togliere la “roba” da mezzo a noi... Michele, diglielo ai ragazzi... là, se lo è faticato e noi... Francù ti sei dimenticato? Il primo giorno, dissi, questo ha fatto togliere tutta la “roba” da mezzo... si è preso, ha preso il tempo, un anno, due anni di roba. Lo iniziava a temere... perché se questo inizia... dice, quello che si è messo in testa".
Gennaro Catuogno: "Allora che gli ho detto io".
Aniello Di Biase: "Dice, se questo Michele si appara, lui e altri 3-4 di loro, dice, questo m’ stut’ a me".
Michele Di Biase scomparve il 2 ottobre 2015. Quella sera partì da Giugliano, presumibilmente senza dire a nessuno dove andasse, e arrivò a via D’Avalos all’Arenaccia) a bordo di una Fiat “Panda” intestata al fratello, ma spesso nella sua disponibilità.I sicari lo affiancarono mentre era seduto al posto di guida, senza dargli il tempo di scendere lo centrarono alla testa. La polizia trovò molto sangue all’interno della macchina e un cappellino con visiera forato sul lato sinistro. Il finestrino, sempre dal lato guida, era infranto in due punti e i colpi avevano sforacchiato anche il vetro dall’altro lato. e. Nell’abitacolo c’era- no anche un paio di occhiali, anch’essi sporchi di sangue. Sotto il parasole, gli investigatori trovarono la sua patente di guida. L’ipotesi più accreditata è che gli assassini abbiano prelevato il cadavere dalla “Panda”, lo abbiano caricato e trasportato con una macchina rubata in una zona di campagna. Poi l’avrebbero sotterrato, anche se due affiliati al clan Mallardo intercettati facevano riferimento a dell’acido. Ma sarà lo sviluppo dell'inchiesta a chiarire questo mistero.
(nella foto da sinistra Nello Di Biase, il padre Michele e Gennaro Catuogno ' o scoiattolo)






