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La corte d’Assise di Salerno aveva assolto Pasquale Balzano dall’accusa di omicidio volontario, l’uomo aveva infatti ucciso a colpi di fobici un suo amico e il socio Giuseppe Desiderio. In primo grado ebbe una condanna a venti anni ma, da una nuova perizia disposta dal tribunale, aveva dimostrato di essere incapace di intendere e di volere durante i fatti.
La stesa corte nella sentenza aveva richiesto l’automatica scarcerazione per un successivo trasferimento verso un centro di cura per la durata di 10 anni. Tutto questo, a 15 giorni dell’emissione della sentenza, non è ancora avvenuto. La perizia parò di una patologia “tale da condizionare scivolamenti psicotici acuti in grado di far scemare fino ad annullarla la capacità di intendere e di volere”.
La vittima fu colpita da Balzano dopo un litigio. A ritrovare l’assassino furono i carabinieri di scafati che arrestarono l’uomo a Pompei mentre era a casa di un amico.
Assolto dall'accusa di omicidio non può lasciare il carcere: non c'è posto nel centro di cura
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