"Nel giorno della graduatoria di ingresso alle facolta' di Medicina, sale la protesta dei candidati esclusi in seguito al test dello scorso 5 settembre, macchiato da diverse irregolarita': problemi relativi alla scheda anagrafica, non rispetto delle tempistiche, mancati controlli e utilizzo di smartphone.Potrebbe interessarti
Con la sentenza in oggetto, il Tribunale amministrativo regionale - senza neanche entrare nel merito della questione - ha stabilito che gli studenti avevano avviato e portato avanti una carriera universitaria troppo consolidata per poter essere cancellata da un giudice. "La consolidata giurisprudenza del Consiglio di Stato- si puo' leggere nella sentenza- in fattispecie del tutto analoga, ha ritenuto applicabile il principio di cui al richiamato articolo 4, comma 2 bis, del d.l. n. 115/2005 convertito dalla legge, n. 168/2005 con conseguente consolidamento della posizione acquisita in via cautelare da parte ricorrente; pertanto, anche nei confronti di tali ricorrenti il ricorso va dichiarato improcedibile, ma per consolidamento della posizione acquisita". Tra gli aspiranti camici bianchi che si sono rivolti a Consulcesi la soddisfazione e' unanime: "Durante il mio test ho riscontrato numerose anomalie, nella mia sede un plico risulto' manomesso- denuncia Mattia P. di Salerno- L'azione legale era l'unico appiglio a cui mi potevo aggrappare. Non mi sono mai dato per vinto, ci ho sperato fino all'ultimo". Nicoletta S., studentessa a L'Aquila, sottolinea come per gli iscritti con riserva siano stati "anni difficili, anche perche' era sempre tutto in bilico". Gli studenti, comunque, chiedono in massa di superare le attuali modalita' di ingresso alle facolta' di Medicina: "Il test andrebbe abolito, bisognerebbe trovare un altro metodo di selezione- sostiene Francesca P. di Catanzaro. "Siamo di fronte ad una nuova sentenza- sottolinea ancora Consulcesi- che conferma le forti perplessita' che da anni esprimiamo sulle modalita' dell'accesso programmato a Medicina e sulla regolarita' delle prove selettive. Solo quest'anno abbiamo ricevuto richieste di assistenza da oltre 4mila candidati. Riteniamo ormai improcrastinabile un intervento mirato a non lasciare nelle mani dei Tribunali il futuro degli aspiranti medici ma anche l'organizzazione delle Universita' italiane che secondo i principi giuridici anche di quest'ultima decisione del Tar rischiano di dover gestire migliaia di casi di studenti iscritti con riserva e poi ammessi definitivamente, bypassando il test d'ingresso".





