Otto dipendenti del comune di Napoli licenziati e uno sospeso per tre mesi.La decisione dell’ufficio coordinamento servizio autonomo personale di Palazzo San Giacomo, é stata notificata venerdì agli undici “furbetti del cartellino” della Municipalità II (Avvocata-Montecalvario-San Giuseppe-Porto-Mercato-Pendino), inchiodati dalle indagini dei carabinieri della compagnia Napoli centro (stazione San Giuseppe) e coordinate dalla sezione Reati contro la Pubblica Amministrazione della Procura partenopea. Tra i licenziati: due sottufficiali della polizia municipale, un assistente sociale, due amministrativi, un addetto alla corrispondenza del centro di assistenza sociale e due operatori dei servizi generali, con mansioni di “posta esterna”.
Sospeso invece per tre mesi un istruttore di vigilanza dei parchi comunali. Per i due addetti alla “posta esterna”, la cui posizione è stata considerata sin da subito più grave rispetto alle altre, fu disposta l’interdizione per due mesi dai pubblici uffici, già al termine delle indagini preliminari. Tutti sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di truffa aggravata e continuata ai danni dell’Ente pubblico e attestazioni false e continuate della propria presenza in servizio.
I carabinieri li hanno filmati dal parrucchiere, in vari negozi per scegliere vestiti o provare scarpe, in farmacia, a fare la spesa al supermercato, al bancone di enoteca a degustare vini, addirittura seduti per strada vicino a furgoni per piccoli traslochi in attesa di clienti. Ripetute o abituali “distrazioni” dalle ore di servizio dovute alla comunità spese, invece, per attività private, usando registrazioni di presenza “multiple e di comodo” con i badge elettronici in assegnazione personale che passavano di mano in mano.
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