Gli agenti della polizia di Stato della squadra mobile di Roma hanno intensificati le indagini dopo l'arresto dei due rapinatori "in trasferta" che dai Quartieri Spagnoli di Napoli hanno compiuto ben venticinque rapine di orologi di pregio in sette mesi nella capitale. ieri mattina sono finiti in manette Luigi Festante e Antonio Siviglia, entrambi 35enni di Montecalvario. In particolare gli investigatori che svolgono specifiche indagini per identificare quanti, periodicamente, dalla Campania si recano a Roma per mettere a segno i colpi in danno dei possessori di orologi di pregio, dopo aver svolto un’accurata indagine, con pattuglie a bordo di autovetture e moto disposte nelle zone maggiormente “battute” dai gruppi criminali, hanno individuato nell’ultimo anno tre distinte bande di rapinatori, provenienti dal Rione Sanità e dai Quartieri Spagnoli di Napoli.Al termine delle investigazioni, coordinate dalla procura della Repubblica di Roma, Gruppo reati contro il patrimonio, è stato emesso un provvedimento restrittivo per i due responsabili di undici rapine, a carico di persone con precedenti specifici.
Con quest’ultima tranche di misure cautelari, ottenute a seguito di una complessa attività investigativa, effettuata con ricognizioni fotografiche, analisi tecniche di traffico telefonico ed intercettazioni, è stato possibile ricostruire l’esatta dinamica delle 11 rapine consumate a Roma nella zona Eur - Tor Carbone dai due, nel periodo compreso tra i mesi di settembre 2016 e aprile 2017.Potrebbe interessarti
Le indagini condotte dalla Squadra Mobile nel corso dell’anno, hanno così consentito di ricostruire ben venticinque episodi commessi a cavallo tra il 2016 ed il 2017, arrestando complessivamente sette persone e disarticolando tre distinte bande di pregiudicati specializzati nelle rapine aggravate di orologi, messe a segno in varie zone di Roma da nord a sud, dalla Cassia ai Parioli, fino all’Eur, Marconi e a Tor Carbone.Per portare a termine i colpi, che hanno fruttato oltre 200 mila euro i due non esitavano a minacciare le vittime, talvolta anche con un coltello, aggredendole e ferendole.






