#VERITA' PER ANGELO VASSALLO
#VERITA' PER ANGELO VASSALLO
ULTIMO AGGIORNAMENTO : 15 Maggio 2025 - 13:07
19.8 C
Napoli
Sul mare luccica, mostra fotografica di Gian Paolo Russo
Orme camminate culturali a Mondragone, Piedimonte Matese e Caserta
Notte dei Musei: sabato 17 maggio Mare Nostrum debutta a...
Benevento: furti nei negozi di Amorosi, ladro individuato grazie alle...
America’s Cup 2027 a Napoli, Manfredi: “Sarà la nostra vetrina...
Musei: a Capodimonte Notte Europea dei Musei al costo simbolico...
Vela, l’America’s Cup 2027 a Napoli: è la prima volta...
Napoli, tra mito e solidarietà: Sireneide – Sulle tracce di...
Targa di Napule’s Power a Giordano Sangiorgi
Camorra a Castellammare: arrestati anche la moglie del boss e...
Camorra, confisca da 3 milioni a esponente di spicco del...
Traffico di droga: forte riduzione di pena per il nipote...
Scossa all’alba sul Vesuvio di magnitudo 1.5
Blitz anticamorra a Castellammare: decine di arresti nel clan D’Alessandro
Oroscopo del 15 maggio 2025 segno per segno
Sorrento, corsa contro il tempo: Carabinieri scortano coppia fino al...
Il ristoratore Tiktoker ferito, compare in video: “Sto bene grazie...
Maddaloni, bimba di 3 anni cade dalla finestra: dramma sfiorato,...
Campi Flegrei, domani riaprono alcune scuole a Pozzuoli
Castellammare, storico incontro in mare tra Nave Vespucci e Nave...
Napoli, Rita De Crescenzo guida la protesta degli ormeggiatori “abusivi”:...
Ponticelli “zona rossa” contro la violenza: la Prefettura vara misure...
Battipaglia, 72enne minaccia passanti con forbici
Pomigliano d’Arco, sgomberati due locali abusivi nella “219”: vivevano anche...
Castellammare, nasce La Casa di Iole: un bene confiscato alla...
Ponticelli, ferito a colpi di pistola per motivi di viabilità
Serie A, l’ultima giornata per ora confermata per il weekend...
Napoli a Parma, tra speranze scudetto e infortuni. Le mosse...
Ponticelli, figlio boss ucciso davanti a fidanzata incinta, 5 assoluzioni
SOUNDTRACKS Live Orchestra Concert con Luca Ward all’Augusteo di Napoli

Fidanzati uccisi a Pordenone, la difesa: ”Ruotolo in carcere da innocente”. L’accusa ha chiesto l’ergastolo

facebook

SULLO STESSO ARGOMENTO

Ascolta questo articolo ora...
Caricamento in corso...

Pordenone. E’ il momento della difesa dopo la richiesta di ergastolo per Giosuè Ruotolo, il militare accusato di aver ucciso Teresa Costanza e Trifone Ragone il 17 marzo del 2015. Stamane è iniziata l’arringa difensiva dell’avvocato Giuseppe Esposito, nel processo che si sta celebrando dinanzi ai giudici della Corte d’Assise di Pordenone, nei confronti del militare di origini napoletane arrestato nel marzo del 2016.
“Il dolore non deve essere risarcito con un colpevole ma con la giustizia” e, tra i vari, c’è anche “il dolore di Ruotolo, detenuto innocente dal 7 marzo 2016”. Ha aperto con queste parole l’avvocato Esposito, l’arringa nel processo a carico del suo assistito Giosuè Ruotolo. “Voi avete il compito più ingrato, quello di dare giustizia”, ha detto rivolgendosi ai giudici della Corte d’Assise. “Non farò leva sul dolore. Oltre al dolore dei familiari delle vittime, c’è una terza famiglia che vive un enorme dolore.
E c’è il dolore di Ruotolo, detenuto innocente dal 7 marzo 2016”, ha aggiunto prima di addentrarsi nel dettaglio delle circostanze emerse nel dibattimento di un ‘processo indiziario’ in cui “son tante le cose da approfondire, ci sono da separare i dati oggettivi dalle suggestioni e dalle ricostruzioni immaginifiche, la prova scientifica dallo empirismo, il vero dal falso”.
L’arringa della difesa proseguirà oggi e domani, prima delle repliche, il 6 novembre.  Ergastolo con due anni di isolamento diurno: è questa la condanna chiesta dal pubblico ministero, Pier Umberto Vallerin, per Ruotolo, unico imputato per il duplice omicidio di Pordenone. Il pm ripercorrendo, attraverso un grafico temporale, il rapporto tra Ruotolo e le vittime Teresa Costanza, 30 anni, e Trifone Ragone, 28 aveva illustrato alla corte i motivi per i quali ha chiesto l’ergastolo. “Ruotolo ha commesso gli omicidi per salvare la sua carriera”, aveva affermato il 20 ottobre scorso il pm. “L’odio verso Trifone e la gelosia verso Teresa – ha aggiunto – lo avevano assalito già da tempo.
Togliendoli di mezzo sparivano due rivali, due minacce viventi, due persone verso cui covava odio già da tempo. E il suo futuro sarebbe tornato ad essere roseo”. Teresa e Trifone sono stati trovati senza vita nella loro auto la sera del 17 marzo 2015, nel parcheggio del palasport di Pordenone. I sei colpi di pistola calibro 7,65 – uno andato a vuoto – non hanno, ovviamente, lasciato scampo alla coppia.
La velocità dell’esecuzione non gli ha permesso neanche di reagire.  Tre colpi, due mortali e uno sparato a distanza ravvicinata – circa 5-10 centimetri – hanno raggiunto il capo di Trifone. Due i proiettili contro Teresa, uno frontale, probabilmente sparato mentre la 30enne si voltava verso il suo assassino.


Articolo pubblicato il giorno 30 Ottobre 2017 - 11:30

ULTIM'ORA


DALLA HOME

Cronache Podcast

IN PRIMO PIANO

LE VIDEO STORIE