Le due persone uccise nel pomeriggio a Napoli – Edoardo Amoroso e Salvatore Dragonetti, quest’ultimo imparentato con i fratelli Giuliano, ex boss del Rione Forcella – abitavano entrambe in una zona del quartiere Vicaria ritenuta sotto l’influenza del clan Contini: “lavoravano”, pero’, per il clan Mazzarella. Una “anomalia” che e’ ora al vaglio degli investigatori. In azione sono entrati due killer in sella a uno scooter che hanno sparato almeno dodici colpi d’arma da fuoco. Il raid, inoltre, e’ avvenuto nelle immediate vicinanze di un frequentatissimo mercato napoletano. Dragonetti aveva precedenti per lesioni e associazione a delinquere per contrabbando di sigarette. Piu’ pesanti i precedenti di Amoroso, che era sottoposto a un obbligo di soggiorno ai sensi della legge antimafia; aveva anche precedenti per reati legati all’uso delle armi, allo spaccio di droga, evasione e rapina. Sia Dragonetti che Amoroso abitavano nel vicolo dove e’ scattato il raid. I due sono ritenuti appartenenti al clan dei Mazzarella e questo duplice omicidio potrebbe essere riconducibile allo scontro con i clan rivali dei Contini e Licciardi.
Le due vittime quando hanno visto arrivare i due sicari in sella ad uno scooter hanno capito di essere entrati nel mirino. Erano a piedi e hanno provato a fuggire senza riuscirvi. Sono stati raggiunti da una gragnuola di colpi: almeno 12 che li hanno centrati uccidendoli.
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