La notizia più bella e confortante è che, con tutta probabilità, Maurizio Sarri tornerà a occupare il suo posto in panchina in quella che può già considerarsi la sfida dell’anno. I problemi di salute del tecnico bianconero, dunque, sono in via di risoluzione: la polmonite gli ha impedito di seguire i bianconeri sia nell’amichevole di Trieste che nel corso del debutto in A col Parma. Adesso le sue condizioni sono in netto miglioramento: ci sarà un ulteriore consulto con i medici, ma il più atteso protagonista del primo scontro al vertice della stagione dovrebbe accomodarsi in panchina.
Per uno scherzo del calendario, infatti, Juventus e Napoli si affronteranno già nella seconda giornata del campionato di Serie A 2019-2020: la sfida sarà in programma all’Allianz Stadium sabato 31 agosto alle ore 20:45. Tutti gli occhi saranno ovviamente puntati su di lui: Maurizio Sarri, il protagonista di una rivoluzione di gioco che ha incantato Napoli nel triennio 2015-2018, il teorico che ha dichiarato che sarebbe andato fino al palazzo bianconero per prendersi il potere, l’acerrimo rivale della Juve di Allegri, un uomo che per tre stagioni ha rappresentato l’antitesi a livello di stile e approccio in campo rispetto alla algida Torino. Quest’estate è successo ciò che nessuno si sarebbe atteso: dopo il trionfo in Europa League col Chelsea, infatti, il tecnico toscano ha deciso che era giunto il momento di rientrare in Italia, facendolo dalla porta principale.
L’accordo con la Juve è giunto per molti suoi “seguaci” come una sorta di fulmine a ciel sereno: in tanti hanno visto la scelta come un tradimento dei valori sin lì incarnati dal Comandante Sarri. Alcuni, con più filosofia, hanno compreso come fosse soltanto la volontà di un professionista che aveva visto nei bianconeri una ulteriore opportunità di crescita. Comunque sia, poco prima del fischio d’inizio di Juve-Napoli tutti gli occhi dei curiosi e i flash dei fotografi saranno indirizzati verso l’attuale allenatore dei campioni d’Italia, per provare a carpire le emozioni di una gara che, di sicuro, non sarà per lui come tutte le altre. Anche perché, sulla panchina dei partenopei, c’è un Signore del Calcio come Carlo Ancelotti (anche lui ex della gara) che ha dichiarato come l’obiettivo del Napoli sia chiaramente quello di puntare al tricolore.
Sarà dunque un incontro tra due corazzate che hanno iniziato la stagione nel migliore dei modi, pur se in maniera diametralmente opposta. Una Juventus ancora in costruzione e con tante assenze di peso tra i nuovi acquisti ha vinto col minimo scarto il complicato match di Parma: man of the match l’intramontabile Chiellini, bravo a deviare in rete una palla vagante in area di rigore. Dall’altra parte, invece, il Napoli si è aggiudicato (con grandissime polemiche) il pirotecnico match di Firenze. 4-3 per gli azzurri il risultato finale: in rete Mertens, due volte Insigne e Callejon. Sul decisivo calcio di rigore del capitano azzurro, però, aleggia il grave errore dell’arbitro Massa e dell’uomo Var Valeri che hanno considerato penalty una probabile simulazione di Mertens nell’area gigliata.
Juventus-Napoli sarà una classica partita da tripla: difficile, a questo punto della stagione, riuscire ad individuare una possibile favorita. La guida online di Wincomparator sui pronostici Serie A della prossima stagione, invece, potrebbe aiutare chi ha voglia di analizzare le statistiche generali del nostro massimo campionato: è presente anche una sezione con le quote delle probabili vincitrici. Guida ovviamente la Juventus, quotata a 1.55: il Napoli, però, è subito dietro e viene indicato alla stuzzicante quota di 5, in compagnia dell’Inter di Antonio Conte.
Anche per i bookmakers, dunque, sabato prossimo andranno a sfidarsi due delle protagoniste più accreditate per la corsa allo scudetto 2019-2020. In casa bianconera, Sarri non potrà ancora contare su Rugani e Ramsey e, con tutta probabilità, varerà una squadra in cui non ci sarà ancora spazio per i nuovi acquisti: Douglas Costa e l’ex Gonzalo Higuain dovrebbero essere gli scudieri di Cristiano Ronaldo in attacco. Carlo Ancelotti, invece, lotta per recuperare Arek Milik: il quartetto Mertens, Insigne, Ruiz e Callejon, però, non ha certo fatto rimpiangere la punta polacca, come visto a Firenze. Ci sarà il classico ballottaggio sulle fasce difensive: Di Lorenzo-Malcuit a destra e Ghoulam-Mario Rui sulla corsia mancina, con il nuovo arrivo Lozano che potrebbe accomodarsi in panchina.
Le statistiche, poi, parlano chiaro. Dal 2001 a oggi si sono giocate 18 sfide a Torino tra Delle Alpi, Stadio Olimpico e Allianz Stadium. La Juventus ha vinto in 14 occasioni, un pareggio in Coppa Italia nel 2009 (sfida poi vinta ai rigori dai bianconeri) e solo tre vittorie del Napoli. L’ultima è datata 22 aprile del 2018: la rete di Koulibaly allo scadere aveva dato ai partenopei la crudele illusione di uno scudetto sfumato poi la settimana successiva. In panchina c’era Sarri: l’uomo che sabato prossimo sarà il più acerrimo rivale di una squadra che tenta ancora l’assalto al Palazzo.
