Casavatore. “Ca ve salutan tutt e delinquent ca stevn cu Maglione”. E’ imbarazzante vedere il video postato da Nadia Sarnataro (imputata per voto di scambio mafioso dalla DDA di Napoli) sul suo profilo social subito dopo l’elezione a sindaco di Luigi Maglione. Una sfida aperta allo Stato. Abbracci e baci al comitato del sindaco eletto e il video in cui l’eletto Ferdinando Vozzella, dipendente della Asl Na 2 Nord, il cui nome compare negli atti dello scioglimento, si rivolge alla telecamera e afferma placidamente a mo’ di sfida allo Stato :”Ca ve salutan tutt e delinquent ca stevn cu Maglione”, proseguendo “T’aggia fatt e buc n’cap” e a mo di ritornello “To prumettet’ e te’ l’aggia fatt’, e buc’ ncap te l’aggia fatt”. Un video che avrebbe fatto saltare dalle poltrone i magistrati di due Procure e del Ministero dell’Interno. A festeggiare abbracciato con Maglione che tra l’altro durante la campagna elettorale non ha mai fatto mistero dei suoi rapporti con la Orefice tanto da ringraziarla pubblicamente; l’ex sindaca Lorenza Orefice dichiarata incandidabile dal Tribunale dopo lo scioglimento per camorra in cui sono emerse sue specifiche responsabilità, e a sua volta imputata anche per voto di scambio mafioso, minacce a corpo elettorale e con uno dei suoi familiari in stretti rapporti contatto con un elemento di spicco del clan Amato-Pagano. Fatti tutti messi nero su bianco negli atti della Direzione Distrettuale Antimafia. A festeggiare vicino a Maglione anche Mauro Ramaglia (imputato per voto di scambio mafioso) marito della Sarnataro il cui nome, precursore delle indagini per mafia a Casavatore, comparve scritto su di un pizzino trovato nelle tasche del boss ucciso Ciro Cortese nel 2015. Sempre alle spalle del sindaco Maglione Domenico Fiore, citato negli atti dello scioglimento quale nipote del braccio destro del boss Aniello La Monica ucciso in un agguato. Fiore, così come scritto negli atti dello scioglimento, manterrebbe stetti rapporti con esponenti dei clan. Ma è questa Casavatore?
Ciro Esposito
