Un ragazzo indigeno della tribu' Yanomami, nell'Amazzonia brasiliana, e' morto dopo aver contratto il coronavirus.Potrebbe interessarti
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L'associazione ha invitato le autorita' a rintracciare i contatti del giovane e aiutarli a sottoporsi a test e auto-isolamento. Ha inoltre sollecitato il governo a respingere i minatori di oro irregolari nelle terre indigene, ritenuti la fonte del contagio. Un focolaio tra le comunita' indigene equivarrebbe a un "genocidio", ha affermato Katia Brasil, direttore dell'agenzia di stampa Amazzonia Real, specialista dei popoli amazzonici. "Questa malattia e' molto pericolosa per noi", ha confermato Dario Yawarioma, leader Yanomami. "E' un giorno molto triste per gli Yanomami", ha aggiunto. Il Brasile ospita circa 800 mila indigeni di oltre 300 gruppi etnici. Gli Yanomami, noti per la pittura del viso e per i piercing intricati, sono circa 27 mila. In gran parte isolati dal mondo esterno fino alla meta' del 20esimo secolo, furono decimati da malattie come il morbillo e la malaria negli anni '70. Il ragazzo deceduto studiava per diventare insegnante nella riserva indigena di Boqueirao, ha affermato l'associazione Hutukara. E' il terzo indigeno in Brasile a morire dopo aver contratto il Covid-19, secondo il quotidiano Globo. Gli altri due appartenevano ai gruppi etnici Borari e Muru. Finora almeno otto indigeni di cinque etnie diverse sono risultati positivi.