Napoli – Si è conclusa a Napoli la nona edizione di “Protagonisti! Le nuove generazioni italiane si raccontano”, evento nazionale promosso da CoNNGI (Coordinamento Nazionale Nuove Generazioni Italiane), Dedalus cooperativa sociale e Officine Gomitoli, con il supporto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Due giorni di incontri, workshop e confronti diffusi in luoghi simbolici della città – dal Museo Madre a Piazza Garibaldi, da Palazzo Caracciolo al Centro Interculturale Officine Gomitoli – per mettere al centro dell’attenzione pubblica le nuove generazioni con background migratorio, e il loro diritto a essere riconosciute come parte integrante della società italiana.
Tema centrale dell’edizione 2025, dal titolo “Identità in Movimento – L’arte come ponte tra culture”, è stato l’utilizzo dell’arte come strumento di inclusione, partecipazione e cittadinanza attiva.
Non a caso, l’iniziativa è stata arricchita da due mostre: “La scatola magica”, reportage fotografico di Mario Spada, e una selezione di sculture in cartapesta realizzate nel laboratorio “Animà” a cura di Rino Squillante dell’Accademia di Belle Arti di Napoli.
“Protagonisti è l’appuntamento annuale della nostra rete, che oggi conta circa 50 associazioni attive su tutto il territorio nazionale” – ha dichiarato Noura Ghazoui, presidente del CoNNGI.
“Diamo voce a ragazze e ragazzi italiani a tutti gli effetti, ma che in alcuni casi non sono ancora riconosciuti ufficialmente con la cittadinanza. L’arte, in questo processo, è fondamentale: consente di esprimere la propria identità e di conquistare uno spazio pubblico di parola e azione”.
Tra i temi discussi anche il referendum sulla cittadinanza, che punta a modificare l’attuale normativa risalente al 1992. “Oggi – ha spiegato Ghazoui – servono dieci anni di residenza continuativa per iniziare le pratiche: un criterio che esclude molte persone cresciute in Italia”.
Nella seconda giornata, spazio alla restituzione dei panel, moderata dalla segretaria generale del CoNNGI Alba Lala, che ha evidenziato come “Protagonisti! non sia solo un evento, ma uno spazio politico e culturale dove i giovani costruiscono cittadinanza con competenza e creatività”.
Un racconto collettivo che ha dato voce a istanze, esperienze e visioni capaci di rilanciare da Napoli un’idea di Italia inclusiva e plurale.
Elena de Filippo, presidente della cooperativa Dedalus, ha ricordato che secondo l’Istat oltre il 10% delle famiglie italiane ha almeno un componente con background migratorio, sottolineando la necessità di riconoscere questo dato di realtà anche a livello politico e istituzionale.
Tra gli interventi anche quello dell’assessore alle Politiche Sociali del Comune di Napoli, Luca Trapanese, e le testimonianze di tre giovani attiviste di Dedalus: Ismahan Hassen, Ruwani Perera e Fatima Ouazri.
“Siamo nate e cresciute in Italia – hanno affermato – partecipiamo alla vita pubblica e contribuiamo con l’arte e l’impegno civico. Chiediamo che venga finalmente riconosciuto il nostro diritto alla cittadinanza”.
Articolo pubblicato il giorno 9 Maggio 2025 - 13:48