Nella giornata di ieri, presso il carcere di Salerno, si è verificato un nuovo episodio di violenza che ha visto coinvolti due agenti della polizia penitenziaria.
Secondo quanto riferito da Tiziana Guacci, segretario per la Campania del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, un detenuto, condotto in infermeria per un malore, ha improvvisamente aggredito un agente con un pugno al volto. Un altro agente, intervenuto per sedare la colluttazione, ha riportato lesioni lievi.
L’aggressione, secondo le prime ricostruzioni, sarebbe scaturita da una richiesta di trasferimento del detenuto in un altro istituto.
L’episodio ha suscitato la dura condanna dei sindacati di polizia penitenziaria, che denunciano la crescente difficoltà di operare nelle carceri e il clima di insicurezza che grava sul personale.
“Ormai le aggressioni al personale sono all’ordine del giorno e il rischio intrinseco in questo lavoro ha abbondantemente superato la soglia della tollerabilità”, ha dichiarato Guacci, sottolineando lo stato di “stanchezza” e di “vittimismo” degli agenti.
Solidarietà ai poliziotti feriti è stata espressa anche da Donato Capece, segretario generale del Sappe, il quale ha evidenziato come la “consistente presenza di detenuti stranieri e/o con problemi psichiatrici” sia una delle cause principali delle criticità riscontrate nelle carceri campane e del Paese.
L’ennesima aggressione ai danni del personale penitenziario ripropone con urgenza il tema della sicurezza nelle carceri e della necessità di interventi concreti a tutela degli agenti.
Articolo pubblicato il giorno 11 Febbraio 2025 - 20:04
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