Roma – "Ammazziamo tutti". Questo il grido degli ultimi del corteo di 80 ultrà della Lazio che, nella notte del 22 gennaio, hanno seminato il panico per le strade del rione Monti, a pochi passi dal Colosseo. Una vera e propria caccia all’uomo scatenata contro i tifosi baschi giunti nella Capitale alla vigilia della sfida di Europa League tra Lazio e Real Sociedad.
La tensione è esplosa fuori dal pub irlandese Finnegan, dove circa 70 sostenitori della squadra spagnola si erano ritrovati per trascorrere la serata. Un attacco improvviso, violento, trasformato in guerriglia urbana. Gli ultrà biancocelesti hanno fatto irruzione, costringendo i tifosi baschi a una fuga disperata per le vie del quartiere.
I residenti del rione Monti, svegliati dal caos, hanno ripreso la scena con i loro smartphone dalle finestre, immortalando una spirale di violenza senza precedenti. Le immagini raccontano l’orrore: un gruppo di almeno cinque ultrà laziali che si accanisce contro uno spagnolo caduto a terra. L’uomo viene colpito con calci in testa ripetuti e feroci. Alla fine della spedizione punitiva, tre tifosi della Real Sociedad sono stati accoltellati.
Secondo le prime ricostruzioni, quella degli ultrà della Lazio è stata una vera e propria spedizione punitiva, pianificata con l’intento di intimidire e aggredire i tifosi avversari. La scelta del pub Finnegan non è stata casuale: il locale è noto come punto di ritrovo per molti tifosi stranieri che arrivano a Roma in occasione delle partite.
I video girati dai residenti mostrano scene di estrema violenza, tra urla, oggetti lanciati e corpi riversi a terra.Potrebbe interessarti
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Le forze dell’ordine stanno analizzando i filmati per identificare i responsabili delle aggressioni. La violenza degli ultrà è ormai un fenomeno che non può più essere ignorato, e il caso di Monti riaccende i riflettori sulla necessità di un intervento deciso per contrastare queste derive.
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