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Tutto sul Granada, prossimo avversario del Napoli in Europa League

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18 e 25 febbraio: sono queste le date delle due sfide che vedranno impegnate il Napoli, contro il Granada, nei sedicesimi di finale di Europa League. Gli azzurri, per blasone e per organico, sono considerati favoriti nei confronti degli andalusi, come dimostrano le quote dei bookmakers più affidabili elencati su casinoonlineprova.com, ma sono anche nel gruppone delle squadre che possono ambire alla vittoria finale nella competizione. Certo, la concorrenza è alta (Manchester United, Arsenal, Tottenham, Villarreal, Real Sociedad, Milan, Roma, Benfica, Ajax…), ma gli uomini di Gattuso sperano di poter fare strada in Europa.

I sorteggi, per ora, non stanno agevolando il cammino. Dopo il girone non semplice da superare, con Real Sociedad e Az Alkmaar che si sono dimostrate rivali più che degne, il Napoli – inserito tra le teste di serie – incrocerà il Granada nei sedicesimi. Alla prima esperienza in Europa, gli andalusi hanno già dimostrato di non avere timori referenziali di sorta nei confronti delle big del continente, come dimostra anche la vittoria ad Eindhoven, contro il PSV, nella fase a gironi.

Il “miracolo” di Diego Martinez

Dopo la fugace esperienza dei Pozzo, che nel progetto “multiproprietà” in Europa avevano compreso anche il Granada per qualche anno, il club è passato nelle mani di Jiang Lizhang, cinese che abbiamo visto di sfuggita anche in Italia, al Parma. La gestione finanziaria e sportiva del Granada si sta rivelando un grande successo.

La guida tecnica è affidata a Diego Martinez. Classe 1980, è arrivato al Granada dopo le esperienze all’Atletico Sevilla (terza e seconda divisione) e Osasuna (seconda divisione). Al primo anno col Granada ha subito conquistato la promozione, poi la scorsa stagione è stato l’artefice del miracoloso settimo posto, agguantato in extremis. Il Granada si sta confermando anche quest’anno (è attualmente settimo) e soprattutto ha dimostrato la validità di un progetto tecnico ampiamente sostenibile dal punto di vista economico.

Yangel Herrera e Machis

Il Granada è una “classica” squadra spagnola: gioco offensivo, centrocampo di qualità, costruzione dal basso e pressing alto. La stella è di certo Yangel Herrera: classe ’98, il venezuelano (in prestito biennale dal Manchester City) può essere schierato sia da centrocampista centrale sia da trequartista, ruolo in cui fa valere le sue doti di inserimento e le qualità balistiche.

In attacco c’è anche il connazionale Darwin Machis, meteora dell’Udinese, elemento in grado di trovare la giocata vincente in qualsiasi momento. La “connection” sudamericana è di certo l’arma in più a disposizione di Martinez e del Granada.

Da Gonalons a Soldado

Ma anche il resto dell’organico è di ottimo livello e non potrebbe essere altrimenti visti i risultati ottenuti nella Liga. Con acquisti low-cost e a parametro zero la proprietà è riuscita a creare il giusto mix tra giovani e veterani: tra questi ultimi spiccano i nomi di Maxime Gonalons, regista francese inseguito a lungo dal Napoli di Benitez e poi passato alla Roma senza lasciare grandissimi ricordi, e Roberto Soldado. Il centravanti ex Valencia e Tottenham è nella fase calante della carriera ma, oltre ad essere una pedina tattica preziosissima, garantisce esperienza internazionale da vendere.

Al suo fianco c’è Luis Suarez, inseguito in estate dalla Lazio dopo l’ottima annata in Segunda Division col Saragozza e che si sta confermando anche nella massima serie, mentre a fare da “rincalzo” c’è il veterano Jorge Molina, fino all’anno scorso al Getafe. Nella batteria degli esterni da segnare anche il nome di Luis Milla, probabilmente il miglior giocatore dell’ultima edizione della Segunda Division, acquistato dal Tenerife.

Detto di Rui Silva, portiere portoghese che è stato tra i migliori nel suo ruolo nello scorso campionato spagnolo, e di Domingos Duarte, arrivato lo scorso anno dallo Sporting, si può affermare che il punto debole del Granada sia proprio la difesa. Se attaccati in velocità e con giocate di prima, i centrali degli andalusi possono andare in grave difficoltà.


Articolo pubblicato il giorno 28 Dicembre 2020 - 15:49

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