Da oggi e’ reato avere telefonini in cella: pene da 1 a 4 anni

SULLO STESSO ARGOMENTO

Sono in vigore da oggi le norme che prevedono una pena da uno a 4 anni per chi introduce o detiene telefoni cellulari o dispositivi mobili di comunicazione all’interno di un istituto penitenziario.

 

E’ stato infatti pubblicato in Gazzetta ufficiale il decreto legge sicurezza Serie Generale n. 261 del 21 ottobre 2020 il dl sicurezza approvato il 5 ottobre scorso dal Consiglio dei ministri. Con questo provvedimento, voluto dal ministro della Giustizia Alfonso Bonafede per contrastare il crescente flusso di telefoni che si tenta di far entrare nelle carceri, viene per la prima volta punito sia chi, dall’esterno, cerca di introdurre un telefono in carcere sia il detenuto che lo detiene: quest’ultimo caso, finora, era trattato come illecito disciplinare e sanzionato all’interno dell’istituto, mentre da oggi diventa un vero e proprio reato previsto dal nuovo articolo 391-ter del codice penale.

Le nuove norme prevedono, ricorda ancora ‘Giustizianewsonline’, il notiziario web del ministero di via Arenula, un rafforzamento delle sanzioni applicate in caso di comunicazioni dei detenuti sottoposti al regime di 41-bis: l’inasprimento della pena, in particolare, scatta nei confronti di chi agevola le loro comunicazioni con l’esterno: in questi casi, dagli attuali 1-4 anni la pena passa a 2-6 anni. Se il reato e’ commesso da un pubblico ufficiale o da un avvocato, la sanzione aumenta dagli attuali 2-6 anni a 3-7 anni.




LEGGI ANCHE

Giugliano, anziano vaga per l’Asse Mediano tra le auto che sfrecciano: i carabinieri salvano 80enne

A Giugliano in Campania, le segnalazioni alla centrale operativa della compagnia hanno allertato i carabinieri sulla presenza di un anziano spaesato che vagava lungo l'Asse Mediano. “Una persona sta passeggiando sull’Asse Mediano, è spaesato”, era il messaggio arrivato in centrale via telefono. Le unità della sezione radiomobile si sono prontamente attivate per intervenire. Con tempestività, i militari sono giunti sull'Asse Mediano, una strada conosciuta per la sua elevata velocità, dove hanno avvistato l'uomo che pericolosamente...

Sette scosse di terremoto in Friuli: la più forte di magnitudo 4.1

L'ultimo aggiornamento dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) riporta che sette scosse di terremoto hanno colpito il Friuli Venezia Giulia. La scossa più intensa ha raggiunto una magnitudo di 4.1, con un ipocentro situato a 10 chilometri di profondità e un epicentro a soli 5 chilometri dai comuni di Socchieve (Udine) e Tramonti di Sopra (Pordenone). Successivamente, sono state registrate almeno sei scosse di assestamento, la più potente delle quali ha raggiunto una magnitudo di...

Napoli, svelati due omicidi di camorra: scattano gli arresti

Napoli: svelati due omicidi di camorra. Dalle prime luci del giorno i Carabinieri del Comando Provinciale di Napoli stanno dando esecuzione a due misure cautelari emesse dal Gip del Tribunale partenopeo su richiesta della locale Direzione distrettuale antimafia, relative a due omicidi aggravati dal metodo mafioso. Si tratta di due omicidi avvenuti negli ani scorsi e su cui si è fatta luce grazie alle informazioni fornite da alcuni pentiti.

Camorra, omicidi dell’innocente Giulio Giaccio e di Pasquale Manna: 6 arresti

Altri arresti per gli omicidi di Giulio Giaccio e Pasquale Manna. Stamattina, i Carabinieri di Napoli hanno eseguito due distinte ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di sei persone emesse dal Gip del Tribunale partenopeo su richiesta della Direzione distrettuale antimafia. Sono stati arrestati tre esponenti del clan Polverino di Marano di Napoli per l'omicidio di Giulio Giaccio, un operaio di 26 anni, ucciso per errore nel luglio del 2000.Fu scambiato per un...

IN PRIMO PIANO

LE VIDEO STORIE