Cronaca Napoli
Napoli, guida senza patente e aggredisce gli agenti: arrestato 23enne di Pozzuoli

Napoli, guida senza patente e aggredisce gli agenti: arrestato 23enne di Pozzuoli.Ieri sera gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale, durante il servizio di controllo del territorio, hanno intimato l’alt in piazza Garibaldi a due persone a bordo di un’auto.
Il conducente, alla loro vista, ha accelerato la marcia e ne è nato un inseguimento conclusosi in via Nuova Marina dopo un incidente con la volante.
Pietro Owen D’Anna, 23enne puteolano con precedenti di polizia, è stato arrestato per resistenza a Pubblico Ufficiale, lesioni personali aggravate e danneggiamento aggravato. Inoltre, è stato sanzionato per guida senza patente poiché già patente ritirata nell’aprile scorso.

Caserta e Provincia
Oltre 50mila certificati medici falsi per le patenti tra Napoli e Caserta: 24 misure cautelari

Oltre 50mila certificati medici falsi per le patenti tra Napoli e Caserta: 24 misure cautelari.
Oltre 50mila false certificazioni mediche emesse in un solo anno per far conseguire la patente a chi non ne aveva i requisiti, come persone anziane, ultranovantenni, e persino soggetti allettati perche’ affetti da gravi patologie. E’ quanto emerso dall’indagine della Procura di Napoli Nord, che ha portato all’esecuzione, da parte della Polizia Stradale di Napoli (Distaccamento di Nola) di 24 misure cautelari – 20 arresti domiciliari, tre obblighi di dimora e un obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria – a carico di un medico, dei suoi familiari, di titolari e collaboratori di autoscuole e di agenzie di pratiche auto.
I destinatari della misure, cosi’ come gli altri 16 indagati (40 in tutto le persone finite nel registro della Procura), sono residenti tra le province di Caserta e Napoli e rispondono a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata al falso in atto pubblico; il giro d’affari stimati sarebbe di oltre 1,5 milioni di euro.
Figure chiavi dell’inchiesta della Polizia Stradale di Napoli e della Procura di Napoli Nord sono risultati il medico e i suoi familiari, attivissimi – secondo la Procura – nel fornire dietro pagamento certificati medici a chiunque ne facesse richiesta per poter conseguire la patente o il rinnovo, chiaramente senza che alcuna visita fosse effettuata.
Le certificazioni venivano rilasciate anche quando il medico era in ospedale: erano i figli, ha accertato la Procura e la Polstrada, a utilizzare le credenziali informatiche del padre e a trasmettere telematicamente i risultati delle visite mediche mai sostenute alla Motorizzazione Generale di Roma. Le autoscuole coinvolte nell’inchiesta organizzavano anche corsi di formazione per conducenti professionali e lezioni teoriche e pratiche di guide facendoli tenere da soggetti non qualificati.
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