Saranno gli accertamenti tecnici dei vigili del fuoco e le indagini dei carabinieri a chiarire le cause dell’incendio che dal pomeriggio di ieri e fino a notte inoltratta a distrutto una palazzina deposito della famiglia Cesarano di Marano, che opera nel settore delle pompe funebri e colpita il mese scorso da una interdittiva antimafia da parte della Prefettura di Napoli per pressunti legami con i clan locali. L’incendio si è sviluppato nel tardo pomeriggio di ieri in via Calamandrei, a Calvizzano, dove sorge il deposito annesso a una palazzina in cui risiedono diverse famiglie, che per ragioni di sicurezza, sonostati evacuate. I carabinieri che hanno avviato le indagini stanno facendo anche le verifiche sui permessi visto che i Cesarano avrebbero dato il deposito in affitto ad un residente della zona, e vi erano custoditi materiali di vario genere: decori natalizi, piccoli abeti e plastica. L’uomo è stato sentito a sommarie informazioni dai militari e ha riferito di non aver ricevuto ne minacce ne richieste estorsive, tantomeno avrebbe notatol in giro qualcosa di strano o presenze non gradite nei giorni precedenti all’incendio. Anche gli abitanti dell’edificio saranno ascoltati in merito.
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