NAPOLI – La mattina tra le stanze solenni del Vaticano, la sera nel salotto di casa De Laurentiis: Antonio Conte ha vissuto una giornata sospesa tra benedizioni e riflessioni sul suo futuro. L’incontro a Roma con il Papa ha avuto il sapore della festa per uno scudetto storico, ma il summit napoletano con Aurelio De Laurentiis, il direttore sportivo Giovanni Manna e l’amministratore Andrea Chiavelli ha riportato tutti alla realtà: serve decidere in fretta il destino della panchina azzurra.
Dopo due ore di confronto nella residenza del presidente, la fumata è rimasta grigia. Conte non ha sciolto le riserve, ma qualcosa sembra muoversi. L’abbraccio con i duecentomila tifosi sul Lungomare, lo sguardo emozionato davanti alla gioia popolare, lo hanno colpito. Ma l’ombra della Juventus è reale. I bianconeri, spalleggiati dalla famiglia Elkann e senza più Andrea Agnelli a frenarne il ritorno, lo hanno cercato con insistenza. E Conte, che alla Juve è stato bandiera, allenatore vincente e simbolo, ascolta.
Nonostante tutto, De Laurentiis non si arrende. Ha già una carta di riserva – Massimiliano Allegri – ma vuole giocarsi fino in fondo le ultime chance per trattenere l’uomo che ha riportato Napoli sul tetto d’Italia. Anche ieri sera, durante una cena informale in un noto locale di via Manzoni, i due si sono scambiati sorrisi e complimenti, ma l’atmosfera sapeva di commiato. La decisione è attesa a breve. Il tempo stringe e il Napoli deve programmare il futuro, a partire dal possibile colpo De Bruyne. Ma prima, c’è da capire se Conte resterà ancora il condottiero dell’onda azzurra.
Articolo pubblicato il giorno 27 Maggio 2025 - 18:42