Rubavano dalle valigie dei viaggiatori all’aeroporto di Capodichino: agli arresti domiciliari i doganieri Maurizio La Marra e Claudio Lavino.
Misure interdittive invece a carico di Carlo Feola, Pierluigi Gallo, Giosuè D’Orazio, Francesco Elpidio Sorrentino; Antonio Ambrosino, Giovanni Angelico, Alfonso Mattiello e anche nei confronti dell’ex comandante della compagnia della Finanza di Capodichino, l’ufficiale Giorgio Lanni e il collega Giulio Tortale, che avrebbero omesso di denunciare le criticità emerse nel corso delle indagini sul lavoro di alcuni doganieri.
La notizia , anticipata stamane dai quotidiani Il Mattino ed edizione napoletana di Repubblica parte da una denuncia di una cittadina statunitense datata 2019.
Capodichino arrestati doganieri: incastrati dalle intercettazioni
La donna arriva a Capodichino con una amica e sono dirette a Capri. Viene fermata e portata in un ufficio riservato da due agenti delle dogane, che le chiedono il passaporto. Nel porta documenti ci sono 3000 dollari, assieme alla foto della mamma defunta della cittadina statunitense. Soldi e foto spariscono. Agli atti ci sono anche intercettazioni ambientali e telefoniche dalle quali emerge il pesante quadro accusatorio che ha portato alle misure di ieri.
Le indagini sono state condotte dai pm Antonello Ardituro (oggi sostituto procuratore nazionale antimafia) e Immacolata Sica, titolari delle indagini culminate in arresti e misure interdittive, firmati dal gip Luca Rossetti del Tribunale di Napoli. Peculato, abuso d’ufficio, concussione, furto sono le accuse mosse nei confronti dei doganieri; mentre alcuni finanzieri (tra cui l’ex dirigente del settore di Capodichino) dovranno difendersi dall’accusa di aver aiutato i doganieri a sviare le indagini.
