#VERITA' PER ANGELO VASSALLO
#VERITA' PER ANGELO VASSALLO
ULTIMO AGGIORNAMENTO : 6 Maggio 2025 - 16:18
21.4 C
Napoli
La bacia mentre la rapina: 33enne napoletano accusato anche di...
Napoli, la corsa verso lo scudetto è a ostacoli: anche...
Hack & Blast² Infiamma lo Scontro tra 150 Cervelli Tech...
Truffa anziana a Trieste: arrestato 46enne di Casoria
Napoli, il prefetto Di Bari in piazza Dante: “Ascoltiamo i...
Villaricca, irruzione armata al bar: 37enne arrestato dopo inseguimento
Concorso Comune di Roma 2025 aperto ai diplomati: 808 posti...
Sanità, De Luca: “Fatto un miracolo sulle liste d’attesa, ritardi...
Rione Traiano, vedetta della piazza di spaccio minaccia gli agenti:...
Salerno, scandalo falsi certificati per OSS: 107 indagati, perquisizioni in...
Casavatore, terzo appuntamento della rassegna “Primavera con la Cultura casavatorese
Napoli: sospesi due dirigenti medici dell’ASL per presunte truffe sulle...
Traffico di droga tra Salerno e Cava de’ Tirreni: 12...
NFT iGaming Metaverse: Future of Crypto Casinos
Presentazione del libro di Walter Di Fiore, domani alla Mondadori...
Castellammare, sorpreso a svuotare le casse automatiche al casello A3:...
Case Nuove, droga e oltre 11mila euro in casa: arrestato...
Alla Mostra d’Oltremare con Dinosaurs Experience: un viaggio tra i...
Cimitile, truffa ai danni del Comune: funzionario sospeso per un...
Ceferin attacca: “Stadi italiani da terzo mondo, sono una vergogna....
Campi Flegrei, firmato il protocollo per vigilare sui fondi pubblici
Pugni, sputi e minacce anche davanti ai figli: incubo senza...
Lavoro nero sull’Altopiano del Laceno: scoperti 12 dipendenti irregolari in...
Picasso oltre i dipinti, il suo mondo creativo in mostra...
Cardito consegna le chiavi della città al difensore del Napoli...
Giugliano, letame su 10mila metri quadri: azienda bufalina sotto sequestro
A Castelnuovo Rangone tre giorni di immagini e legalità con...
Debutta in anteprima nazionale alla Sala Assoli-Moscato CRICK atto unico...
Tragedia di Frattamaggiore: indagato il titolare dell’impresa edile
Eav, sciopero di 24 ore domenica 11 maggio

Castellammare, il clan D’Alessandro gestiva le ambulanze

facebook

SULLO STESSO ARGOMENTO

Ascolta questo articolo ora...
Caricamento in corso...

Il Clan D’Alessandro gestiva il servizio ambulanze e in maniera particolare quella del trasporto infermi e il mercato della fornitura di prodotti ittici facendo forniture a prezzo maggiorato e senza possibilità di reso.

Nella mattinata odierna, a Castellammare di Stabia e in altre località, i Carabinieri della Compagnia di Castellammare di Stabia e del Nucleo Investigativo di Torre Annunziata hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo emesso dal G.I.P. del Tribunale di Napoli, su richiesta della locale Direzione distrettuale antimafia, dell’intero complesso aziendale e delle quote del capitale sociale di tre società che si occupano di commercio ittico e di un’azienda di servizi di ambulanza, per un controvalore complessivo stimato in circa 4 milioni di euro.

Il complesso delle attività d’indagine, svolte dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Castellammare di Stabia e del Nucleo Investigativo di Torre Annunziata e coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli, ha consentito l’acquisizione di gravi elementi indiziari circa la gestione monopolistica del clan D’Alessandro, a partire dall’anno 2011, del trasporto degli infermi nel territorio di Castellammare di Stabia e della fornitura all’ingrosso di prodotti ittici agli imprenditori del settore dell’area stabiese.

Nello specifico risultano acquisiti elementi probatori secondo cui il 43enne D’Alessandro Michele e il 48enne Rossetti Antonio, elementi di vertice del clan, avrebbero fittiziamente intestato una ditta di trasporto infermi ad un prestanome, con destinazione all’attività di un’ambulanza che sarebbe stata acquistata occultamente dallo stesso Rossetti, a cui andrebbe ricondotta l’intera attività economica ed acquisizione dei relativi profitti.

Altrettanti gravi indizi risultano acquisiti in relazione al mercato ittico, a tenore dei quali esponenti di spicco del clan D’Alessandro, dopo aver intestato fittiziamente a terzi prestanome alcune società di commercio di pesce e di frutti di mare, avrebbero assunto, con condotte violente, una posizione di leadership incontrastata, mediante imposizione ai titolari delle pescherie ed agli imprenditori del settore di forniture a prezzo maggiorato e senza possibilità di reso non solo di prodotti ittici, ma anche dell’acqua di mare, sovente prelevata da specchi acquei inquinati.

Risultano acquisiti gravi indizi circa l’impiego in queste attività commerciali di capitali provenienti dal traffico di sostanze stupefacenti e dall’attività estorsiva sul territorio, nonché il trasferimento di ingenti somme di denaro contante verso la Grecia, ove le società controllate dalla consorteria criminale si rifornivano di prodotti ittici.

@RIPRODUZIONE RISERVATA


Articolo pubblicato il giorno 4 Dicembre 2021 - 06:57


ULTIM'ORA


DALLA HOME

Cronache Podcast

IN PRIMO PIANO

LE VIDEO STORIE

Cronache è in caricamento