Lo spettro del coronavirus, le partite rinviate, cinque che si disputeranno a porte chiuse, le altre col pubblico e tante mascherine: la serie A vive, come il Paese, una specie di incubo e aspettava il fine settimana per sospendere le angosce e rituffarsi almeno per 90′ in un’atmosfera di normalita’. Sara’ cosi’ solo in parte. I temi del campionato si prestano comunque a regalare emozioni perche’, anche se nell’atmosfera surreale di uno stadio vuoto, c’e’ la resa dei conti tra le due tradizionali nemiche Juve e Inter. Di cio’ cerca di approfittare la Lazio che, anticipando col Bologna dell’amato ex Mihajlovic di fronte a 45 mila tifosi, prova a issarsi temporaneamente o stabilmente in vetta al piu’ incerto campionato degli ultimi anni. Il derby d’Italia ha stemperato i toni degli anni di calciopoli e presenta una Juve in fase regressiva e un’Inter meno fluida del girone d’andata, ma competitiva come non lo era da anni, anche col recente inserimento di Eriksen. All’andata una zampata di Higuain ha risolto la questione, ma la carica dell’ex Conte promette un equilibrio in una gara che i nerazzurri in trasferta non vincono da otto anni (in panchina c’era la meteora Stramaccioni). Ronaldo-Dybala contro Lukaku e il rientrante Lautaro promettono emozioni e gol, ma per Sarri sara’ un esame severo dopo le recenti sconfitte e la difficolta’ a lasciare la sua impronta nel gioco bianconero. La classifica rimane virtuale perche’, delle squadre di vertice, hanno una partita da recuperare Inter, Atalanta, Verona e Parma. La Lazio dei record, imbattuta da oltre un girone ma senza Acerbi, Lulic e Caicedo, riceve nel primo anticipo un Bologna solido ma con qualche assenza. Immobile cerchera’ di avvicinare quota 30 gol per puntare al record di Higuain. Milinkovic, in grande forma, vorra’ fare bella figura al cospetto del sul idolo Mihajlovic. In attesa di recuperare la gara col Sassuolo e di completare il sogno dei quarti di Champions l’Atalanta gioca a Lecce per mantenere lontana la Roma con una difesa di emergenza. Dopo il poker rimediato all’Olimpico il Lecce rischia un’altra batosta. I giallorossi, dopo la qualificazione in Europa League e in attesa della doppia sfida con Monchi, provano a dare continuita’ di risultati in casa di un Cagliari ridimensionato dopo un girone d’andata roboante. Per i sardi , senza Nandez, la vittoria manca da tre mesi. Fonseca si affida ai suoi veterani Dzeko, Smalling e Mkhitarjan. Milan e Napoli proseguono la loro marcia di avvicinamento all’Europa League: i rossoneri con Ibra, Bannacer e Theo Hernandez sugli scudi ospitano un coriaceo Genoa, la piuu’ in forma tra le squadre in lotta per non retrocedere. Dopo l’ottima prova col Barca, che fa seguito a sei vittoria in sette gare, Gattuso ha preso in mano la squadra: dovra’ fare a meno di Mertens e Koulibaly e forse fara’ riposare Demme e Callejon. Di fronte avra’ un Torino in crisi nera e che viene da sei ko consecutivi. Il nuovo tecnico Longo dovrebbe affidarsi alla coppia Belotti-Zaza. Spal e Brescia, in odore di retrocessione nonostante il prodigarsi di Petagna e Balotelli, sembrano destinate a soccombere nelle trasferte con la lanciate Parma e Sassuolo dei goleador Gervinho e Caputo. La Fiorentina, condotta da Vlahovic e Chiesa, spera di abbandonare una zona di centroclassifca poco rassicurante affrontando in trasferta l’Udinese che ha comunque un rendimento sempre sufficiente. Lunedi’ chiude il calendario la sfida tra la pericolante Sampdoria e il sorprendente Verona che ha una gara in meno e non ha abbandonato il suo sogno di Europa League anche se dovra’ fare a meno di Borini e Pazzini. Oltre al big-match di Torino si giocheranno senza pubblico le gare di Udinese, Milan, Parma e Sassuolo.
