#VERITA' PER ANGELO VASSALLO
#VERITA' PER ANGELO VASSALLO
ULTIMO AGGIORNAMENTO : 11 Maggio 2025 - 23:49
13.8 C
Napoli
Napoli, Raspadori e McTominay non si arrendono: “Due finali per...
Conte amareggiato: “Partita da vincere, loro due tiri due gol....
Vieira esalta il suo Genoa: “Un punto d’oro col Napoli,...
Il Napoli stecca contro il Genoa e riapre la corsa...
Auto in fiamme sull’A16, 53enne si salva per un soffio...
Giallo a Milano: trovata morta al Parco Nord la donna...
Il detenuto napoletano in fuga si è lanciato dal Duomo...
Motoscafo a tutta velocità sfiora traghetto nel canale di Procida:...
Vomero, ancora controlli, multe e sequestri nei locali della movida
E’ il Teatro, Bellezza!: presentazione del saggio di Giuseppina Scognamiglio...
Morta a 68 anni Tiziana Ferliano, figlia di Corrado, ex...
San Giovanni a Teduccio, 14 panetti di hashish in auto:...
Carabinieri in azione a Torre del Greco: denunce, perquisizioni e...
Napoli, Roberto Carlos Sosa presenta L’ULTIMO 10 alla Mondadori Bookstore...
Il primo Regina Coeli di Papa Leone XIV: “Mai più...
Castellammare, “La bella libertà” in scena al Supercinema: storia e...
Campania, Caos Sospensioni Patenti: Carabinieri Troppo Zelanti e Prefetture in...
Reggia di Caserta Presa d’Assalto per le Visite Gratis: Tra...
Terrorizza i passanti con una katana: arrestato 25enne a Sant’Andrea...
Napoli, 17 e 18 maggio: Baba Yaga Teatro e la...
San Giorgio, incendio in abitazione: la Polizia Municipale scongiura la...
Napoli, notte di sangue sulle strade: pirata investe pedone al...
Napoli, ‘stesa’ a Pianura, esplosi colpi in piazza San Giorgio
Omicidio Vassallo, i dubbi della Cassazione sull’accusa di depistaggio:
Napoli, Salvatore Pellecchia convocò Emanuele Durante alla presenza del killer
Dante in napoletano: a Napoli l’undicesimo appuntamento con gli “Incontri...
Sant’Arpino, ladri entra in casa ma ci sono madre e...
Oroscopo di oggi 11 maggio 2025 segno per segno
Superenalotto, concorso del 6 maggio, Jackpot a 31,4 milioni. Tutte...
Estrazioni Lotto e 10eLotto di sabato 10 maggio 2025

‘Fino a che non sarà fatta giustizia io non mollo’, manifesti della mamma per denunciare i tempi del processo della morte della figlia

facebook

SULLO STESSO ARGOMENTO

Ascolta questo articolo ora...
Caricamento in corso...

“Fino a che non sarà fatta giustizia io non mollo” e poi ancora “Chi ne ha causato la morte, paghi”. Sono le frasi di qualche decina di manifesti che Rosaria Mastroianni ha fatto affiggere in alcune strade tra Napoli e Caserta. La storia di Rosaria Ammirati e dei manifesti 6X3 nascono a seguito della morte della figlia, Maria Ammirati. Un calvario lungo otto anni tra i banchi delle aule di giustizia e non ancora concluso. Maria, 35 anni, di Marcianise, mori’ il 28 giugno 2012. Era incinta di 14 settimane, e il bambino che portava in grembo mori’ qualche ora prima del suo decesso. La giovane donna nei giorni che precedettero la morte era stata nell’ospedale di Caserta, in quello di Marcianise, poi dal suo ginecologo, e di nuovo all’ospedale di Caserta; una diagnosi sbagliata, un’infezione e poi il decesso. Inizialmente furono emessi 25 avvisi di garanzia. Il 25 luglio 2018, sei anni dopo la morte della donna e del suo bambino, il tribunale di Santa Maria Capua Vetere emette la sentenza di primo grado nei confronti del ginecologo della Ammirati e di 6 medici degli ospedali di Caserta e Marcianise: 4 condanne e tre assoluzioni, questo il verdetto. Vengono condannati per omicidio colposo il ginecologo di fiducia, Nicola Pagano, a 3 anni, e i medici Maria Golino, Anna Tamburro e Luigi Vitale a 4 anni. Assolti, invece, Andrea Fusco, Pasquale Parisi e Luigi De Falco. Secondo quella sentenza, la morte della donna e’ stata provocata da una patologia infettiva innescata da una amniocentesi che provoco’ aborto e decesso. Il 2 dicembre sarebbe dovuto iniziare il processo in Corte di Appello a Napoli. Ma l’udienza e’ slittata al 21 gennaio prossimo per un difetto di notifica per uno dei medici imputati. Otto anni in cui la mamma di Maria chiede giustizia per sua figlia e suo nipote. La donna aveva iniziato a fare affiggere manifesti poco dopo la morte della figlia e ha continuato fino a pochi giorni prima della sentenza di primo grado. Fondo bianco, scritte in nero a caratteri cubitali e una foto di Maria. Commovente l’ultimo manifesto a poche ore dalla sentenza: “Tra poco avremo giustizia amore mio”, accanto la solita foto di Maria allegra e spensierata. A distanza di un anno da quella sentenza, e con l’inizio del processo d’Appello, Rosaria Ammirati ha di nuovo ripreso la sua battaglia fatta attraverso anche i manifesti, questa volta non solo per avere giustizia, ma anche contro i tempi lunghi dei processi.


Articolo pubblicato il giorno 1 Febbraio 2020 - 18:05

ULTIM'ORA

Nessun articolo pubblicato oggi.


DALLA HOME

Cronache Podcast

IN PRIMO PIANO

LE VIDEO STORIE