Cronaca di Napoli

Patto tra scuole e Regione Campania per la qualifica di Operatore Socio Sanitario

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Napoli. I 26 istituti scolastici regionali ad indirizzo “Servizi per la sanità e l’Assistenza Sociale” hanno siglato un protocollo di intesa con la Regione Campania  nell’ambito della formazione della figura di Operatore Socio Sanitario, oggi particolarmente richiesta. In pratica a conclusione del percorso di scuola quinquennale oltre al diploma gli studenti avranno anche la qualifica di  Operatore Socio Sanitario seguendo un percorso ridotto di trecento ore anziché mille. Questo accordo è il frutto di un lavoro sinergico tra la rete di Istituti coordinata dalla Dirigente Scolastica Gelsomina Langella dell’IIS “Ferrari” di Castellammare di Stabia, l’Assessore Regionale alla Formazione Marciani e il Direttore dell’Istituto Scolastico Regionale Franzese.
Migliaia di studenti prima di questo accordo non avevano, al termine del percorso di studi, la possibilità di ottenere una Qualificazione né di veder riconosciuto il proprio titolo per accedere al mondo del lavoro. Con questo protocollo di intesa ai diplomati si riconoscono sia le competenze acquisite nel percorso scolastico ordinario che la possibilità di presentarsi al relativo esame per ottenere la qualifica regionale  di Operatore Socio Sanitario.
“Con questa intesa –  ha spiegato l’assessore regionale alla Formazione,  Chiara Marciani – tutti i neo diplomati e le infermiere volontarie della Croce Rossa hanno la possibilità di non dovere perdere un altro anno ma di poter mettere subito a frutto le loro conoscenze e competenze così da poter entrare nel più breve tempo possibile nel mondo del lavoro con l’auspicio che restino nella nostra regione.  I soggetti coinvolti – ha continuato Marciani – godranno di un risparmio di tempo ma anche di un risparmio economico”. “Con questa giornata – ha concluso il direttore dell’Ufficio scolastico regionale, Luisa Franzese – si consente ai ragazzi di avere un titolo immediatamente spendibile nel mondo del lavoro al termine del loro percorso quinquennale di studi. E’ un risultato che è stato possibile raggiungere grazie al coinvolgimento della rete degli Istituti socio sanitari”.


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