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“La proposta – ricorda Muscarà - prevede l’introduzione di criteri premiali per esercizi commerciali e della ristorazione, imprese nel settore alberghiero, associazioni ed enti locali che garantiscano, con ogni possibile iniziativa, volumi sempre più ridotti di alimenti sprecati. Alla Regione Campania il compito di definire le linee guida attraverso la stipula di accordi volti a favorire comportamenti responsabili come la distribuzione a fine giornata degli alimenti invenduti, l’utilizzo di contenitori in materiale riciclabile per il trasporto del cibo avanzato. Una legge di buonsenso che ci avrebbe consentito di contrastare la povertà alimentare in una regione che colleziona l’ennesima maglia nera, ma che non è stata presa in considerazione da una maggioranza e da una giunta i cui unici provvedimenti sono tesi esclusivamente a raggranellare preferenze elettorali. Mostrandosi indifferenti di fronte a mezzo milione di persone che in Campania non ha le risorse neppure per mettere un piatto a tavola”.
































































