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Il Ddl Pillon, sulla revisione delle norme in materia di separazione, divorzio e affido dei minori, va fermato perché:
• Attacca i diritti civili delle donne, degli uomini, dei loro figli e delle loro figlie;
• Incide pesantemente sulla vita e il benessere dei minori;
• Mette a rischio le donne che vogliono uscire da relazioni violente;
• Incrementa il conflitto e allunga i tempi della separazione dei coniugi;
• Non considera le disparità economiche ancora presente tra uomini e donne in Italia;
• Costituisce una pesante intromissione dello Stato nelle scelte di vita delle persone;
Con il pretesto di salvaguardare i/le minori e il loro diritto a mantenere rapporti paritari con entrambi i genitori, il Ddl non considera i dati di realtà della società italiana:
Il 50,7% delle donne italiane non lavora fuori casa, occupandosi esclusivamente della famiglia (fonte Istat);
Il 40% delle donne che si dimettono dal lavoro fuori casa lo fa dopo la nascita dei figli (fonte: Ispettorato del lavoro);
Il 75% dei padri separati non è in regola con il pagamento degli alimenti (Istat, 2011);
Il 24% delle donne separate, divorziate è a rischio di povertà, contro il 15,3% degli uomini nelle stesse condizioni (Istat 2011);
Dopo la separazione, a veder peggiorare la propria condizione economica sono soprattutto le donne (il 50,9% contro il 40,1%) (Istat 2011);
L’82,5% delle separazioni è consensuale e il 90% degli affidi è condiviso (fonte Istat), senza obbligo di mediazione familiare e di piano genitoriale che, secondo il Ddl Pillon, dovrà essere previamente redatto con un mediatore privato e poi approvato dal giudice;
Nella maggioranza delle separazioni consensuali, l’intervento del giudice è necessario per aumentare i tempi di permanenza del figlio presso il padre, non contro la volontà della madre, ma contro la volontà del padre.
Il 51% delle donne separate ha subito violenza (Istat 2014), circostanza quest’ultima che rende la mediazione familiare inapplicabile.
Se verranno approvati il Disegno di legge Pillon e le eventuali integrazioni previste in altri 3 disegni di legge sulla stessa materia attualmente in discussione al Senato, separazione e affido rischiano di diventare un campo di battaglia permanente.
L’appuntamento è a Caserta in piazza Vanvitelli sabato 10 novembre alle ore 17.
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Anche Caserta scende in piazza il 10 novembre per fermare il Ddl Pillon
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